Scheda 40 di 53

Alessandro Privitera
Università degli Studi di Firenze
alessandro.privitera@unifi.it

Titolo della ricerca
Nell'officina di Firenzuola. Studio sui modelli, i contenuti, l'interpretazione dei «Ragionamenti»
Inizio attività di ricerca
novembre 2021
Fine prevista attività di ricerca
ottobre 2024
Abstract

La ricerca intende fornire un’approfondita interpretazione dei «Ragionamenti» di Agnolo Firenzuola e rivalutare l’opera nel quadro della storia del genere novellistico e della cultura del suo tempo: rintracciare, infatti, i richiami che l’abate ha disseminato nel proprio testo non è una semplice operazione di erudizione, ma intercetta un obiettivo dell’autore e consente una corretta comprensione della stessa.
È stata anzitutto condotta una revisione filologica del testo, sia a partire dall’unico testimone manoscritto, il Corsiniano 44 E 23 conservato presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei di Roma, e dalla princeps, la Giuntina del 1548 curata da Domenichi, sia alla luce delle edizioni moderne, soprattutto novecentesche; stabilito un testo di riferimento, ci si è concentrati sulle varianti, al fine di identificarne la paternità e considerarne il ruolo nella datazione.
L’indagine ermeneutica si colloca su un binario tradizionalmente duplice: la “cornice” e le novelle. Risulta preliminare lo studio del contesto di formazione dell’autore e della sua opera omnia, dalle traduzioni alle rime, dal teatro alle altre prove in prosa, che intrattengono relazioni talora assai rilevanti con i «Ragionamenti».
Il trait d’union è altresì rappresentato dalla valutazione della presenza boccacciana, naturalmente del «Decameron», ma comprendendo anche le opere “minori”, come il «Filocolo»; d’altronde, quando condotta, e non ancora definitivamente a fondo, la ricerca non ha mancato di mettere in luce, accanto all’obolo di fedeltà che va pagato ad ogni auctor, l’originalità di certi spunti dello scrittore fiorentino, al quale va di certo riconosciuto un primato cronologico rispetto al recupero della struttura decameroniana.
Firenzuola, inoltre, tenta di operare una sintesi tra elementi tradizionali e novità rinascimentali, inaugurando quella tendenza a concepire “cornici” capaci di inglobare spunti di svariata origine, avvicinandosi spesso alla trattatistica. La presenza di discettazioni linguistiche e amorose (all’insegna del Neoplatonismo), inserti numerologici, liriche, motti, facezie invoca per necessità il confronto anche con molteplici autori prossimi e coevi, su tutti Castiglione e Bembo, nonché classici; si tratta di un aspetto che permette di considerare i «Ragionamenti» un modello per la conversazione borghese, ispirato ai grandi trattati per l’aristocrazia, quale proprio il «Cortegiano», ed aperto a questioni vivacemente contemporanee, come la querelle linguistica.
Ulteriore campo di indagine riguarda i rapporti con la tradizione novellistica tra Tre e Quattrocento, così come con la produzione successiva all’autore, nella convinzione che appiattire la prospettiva al solo «Decameron» sia limitante e onde comprendere più a fondo la parabola del genere nel Cinquecento; un discorso specifico è dedicato, inoltre, alla rivalutazione della presenza dantesca, erroneamente cassata in passato e invece attiva anche nell’opera firenzuolesca.

Tipo di lavoro
studio critico; monografia
Bibliografia personale inerente la ricerca
  1. Declinazioni del conflitto. Per un'analisi tematica dei "Ragionamenti", in Scenari del conflitto e impegno civile nella letteratura italiana. Atti del XV Congresso Nazionale ADI (Associazione degli Italianisti), Foggia, 15-17 Settembre 2022 [in preparazione].
  2. Una "donna di palazzo" per la conversazione borghese: Costanza Amaretta, "Reina" dei "Ragionamenti" di Firenzuola, in Letteratura e Potere/Poteri. Atti del XXIV Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti), Catania, 23-25 settembre 2021, a cura di Andrea Manganaro, Giuseppe Traina, Carmelo Tramontana, Roma, ADI editore, 2023 [ISBN: 9788890790584].