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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovan (Gian) Lanfranco Cebà, Genova, [s. d.]
Lettera
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Invia al fratello [membro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta] due poesie in francese, una canzonetta ("Le bon pierre de Ronsard") dedicata a Pierre de Ronsard, e un'ode ("Ie ferois tresvolontiers") per Federico Spinola [condottiero morto combattendo per g...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovan (Gian) Lanfranco Cebà, Genova, [1601]
Lettera
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Invia al fratello un epigramma in latino ("Antipites vario pugnant certamine Patres") composto in occasione della condanna a morte di un "giureconsulto" [Giovanni Girolamo Rossi, ex cancelliere della Repubblica, decapitato, dopo lunghe discussioni, per av...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovan (Gian) Lanfranco Cebà, Genova, [s. d.]
Lettera
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Consiglia al fratello come assolvere al suo ruolo di [camerlengo] del Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta [Alof de Wignacourt]. Tra le altre cose, gli ricorda di tenere a bada sia l'ira (come insegnano gli stoici e Aristotele), sia l'avidità d...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovan (Gian) Lanfranco Cebà, Genova, [s. d.]
Lettera
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Rinuncia a una pensione che il fratello Lanfranco [membro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta] gli aveva riconosciuto, pur ringraziandolo per la sua generosità.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovan (Gian) Lanfranco Cebà, Genova, [s. d.]
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Afferma che i principi sono più servi dei privati cittadini, in quanto non riescono a liberarsi dalla tirannide dell'interesse e della ragion di stato. Consiglia perciò al fratello [che era camerlengo del Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, A...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovan (Gian) Lanfranco Cebà, Genova, [s. d.]
Lettera
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Le occupazioni della corte fanno desiderare al fratello la tranquillità degli ozi: Cebà lo rassicura, ricordandogli che, se saprà evitare le fatiche dettate dalla pura ambizione, potrà godere "la dolcezza dell'ozio" anche "nell'abbondanza dei negozi".
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovan Battista Strozzi, Genova, [s. d.]
Lettera
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È lusingato per il fatto che la sua 'Reina Ester' [Genova, Giuseppe Pavoni, 1615] sia stata segnalata allo Strozzi, permettendogli così di farsi conoscere da un uomo tanto illustre. Gli spedirà una copia del suo dialogo sul "poema heroico" ['Il Gonzaga'] ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovan Battista Strozzi, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ringrazia per i complimenti fatti alle sue opere [la 'Reina Ester' e forse anche 'Il Gonzaga'. Come la lettera allo Strozzi con incipit "Nuova non mi potea essere", anche questa deve risalire al 1615-1621].
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Ambrogio Spinola, Roma, [s. d.]
Lettera
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Si rivolge allo Spinola in quanto princeps dell'Accademia [degli Addormentati], offrendogli alcuni consigli su come esercitare la sua carica. La lettera è scritta in latino, [e si può congetturalemente collocare nei primissimi anni Novanta del Cinquecento...
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Lettera a Giovanni Andrea Costa, Genova, [s. d.]
Lettera
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Parla di un giuramento da pronunciare al cospetto dei Collegi [della Repubblica di Genova]; chiede al corrispondente di formularlo in modo che gli sia possibile preservare la sua lealtà verso le istituzioni, restando al tempo stesso sollevato da doveri tr...
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Lettera a Giovanni Battista Doria, Genova, [s. d.]
Lettera
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Propone due passi tratti dai 'Salmi' biblici (117, 16, "Dextera Domini exaltavit", e 83, 3, "anima mea in atria Domini") come motto per un non meglio precisato "signor Arrigo" [cfr. anche la lettera a Giovanni Battista Doria con incipit "Il motto, che voi...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Battista Doria, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ritiene un passo biblico ('Salmi', 83, 3, "anima mea in atria Domini") da lui precedentemente indicato [cfr. anche la lettera a Giovanni Battista Doria con incipit "Chi è più favorito da Dio"] come più idoneo ad essere adottato come motto rispetto alla pr...
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Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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È felice che lo Spinola si trovi bene nella sua nuova dimora, cosa che lo aiuterà a svolgere al meglio il suo nuovo "officio". Nell'intestazione il destinatario è indicato col nome di "Gian Battista", e si precisa che è figlio di "Giorgio".
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ringrazia l'amico per aver esaminato un episodio contestato di una sua opera [con ogni probabilità la 'Reina Ester'], sul quale ha chiesto consiglio anche a Marcantonio Doria. Mentre riferisce di aver risposto ai versi inviatigli da Sara Copia Sullam con ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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È indeciso se seguire il consiglio [il cui autore non è precisato] di inserire una scena di dialogo tra Triulzo e Silandra nella sua tragedia ['La principessa Silandra', Genova, Giuseppe Pavoni, 1621]; teme però che neppure se fosse un poeta pari a Sofocl...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Chiarisce il senso di un suo scherzoso rilievo a una metafora usata dallo Spinola in una delle sue precedenti lettere [Il rilievo è nella lettera allo Spinola con incipit "Signor Giovanni Battista Spinola. Voi mi chiedete ancora", dove si parla di una non...
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Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Invia allo Spinola una sua opera non ancora pubblicata per avere un parere [come si deduce dal seguito della corrispondenza con lo Spinola, dovrebbe trattarsi degli 'Esercizii academici'; la lettera sarà quindi anteriore alla pubblicazione dell'opera (Gen...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Difende una sua opera [gli 'Esercizii academici'] dalle perplessità che gli sembra abbia suscitato nel corrispondente, cui l'ha inviata per averne un giudizio prima della pubblicazione. Anche se si tratta di un'opera giovanile, è ancora fiero di molte sue...
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Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Si scusa per aver frainteso una precedente lettera dello Spinola, in cui gli era sembrato di cogliere delle perplessità circa i suoi ['Esercizii academici']; ricorda inoltre i giovanili scambi di sonetti con il destinatario. [Il termine ante quem è il 162...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ringrazia il destinatario per averlo difeso da alcune critiche, in particolare relative all'utilizzo della voce "herbescunt" in una sua opera [tale voce è discussa a p. 100 del 'Gonzaga' (Genova, Giuseppe Pavoni, 1621)]. Capisce che dovrà ritoccare alcune...
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Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Fa trasparire di essere indispettito verso alcune critiche alle sue opere a rischio di censura [il commento ai 'Caratteri' di Teofrasto e il 'Gonzaga'], da cui spera di non dover espungere due passi relativi a Seneca e Aristofane. [La lettera risale al bi...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Per compiacere le autorità genovesi, ha provveduto ad alcuni aggiustamenti nelle sue opere in procinto di essere stampate [l'edizione dei 'Caratteri' di Teofrasto e il 'Gonzaga': rispettivamente Genova, Giuseppe Pavoni, 1620 e Genova, Giuseppe Pavoni, 162...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Allude al suo carteggio con Sara Copia Sullam, constatando amaramente che finora tutti gli sforzi per convincerla a convertirsi sono stati vani. Comunica che il consultore ecclesiastico ha approvato un suo libro [probabilmente la traduzione commentata dei...
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Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Prosegue il suo carteggio con Sara Copia Sullam, per la quale nutre un affetto sempre più profondo. Allude a un avversario della sua 'Reina Ester'. Riguardo alle sue opere a rischio di censura [in particolare il commento ai 'Caratteri' di Teofrasto e il '...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Battista Spinola, Carignano (Genova), [s. d.]
Lettera
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Ringrazia lo Spinola per avergli inviato del vino.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Battista Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ha saputo dal nipote Nicolò che c'è la possibilità che, a Parigi, gli sia finalmente concesso di difendere le sue ragioni contro un suo "avversario" [lo stesso 'incerto' cui Cebà aveva inviato una lettera, da cui si intuisce che costui, forse un ecclesias...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Battista Spinola, [Genova], [s. d.]
Lettera
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Risponde alle accuse di inverosimiglianza mosse da un amico dello Spinola a due passi della 'Reina Ester', ovvero le ottave 89 e 105-107 del canto XVI. Nella sua difesa, cita la 'Poetica' di Aristotele e l''Eneide' di Virgilio. [Riguardo alla datazione, ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giovanni Stefano Menochio, Genova, [s. d.]
Lettera
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Chiede di correggere alcuni errori in una copia del 'Cittadino di Repubblica' donata al "Collegio di Brera" dal Padre Negroni, e di intercedere presso Monsignor Antonio Olgiati affinchè questi faccia lo stesso sulla copia posseduta dal cardinal Federico B...
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Lettera a Giovanni Stefano Menochio, Carignano (Genova), [1614]
Lettera
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Risponde a un'epistola in versi greci scrittagli dal Menochio [gesuita di origine pavese, autore, tra l'altro, di vari commenti biblici], ringraziandolo per i complimenti alla sua 'Reina Ester', e per gli argomenti che ha preparato per il suo poema; allud...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Girolamo Centurione, Genova, [s. d.]
Lettera
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Chiede di informarsi se la copia manoscritta della sua traduzione con commento ai 'Caratteri' di Teofrasto ritrovata dal cardinal Federico Borromeo [all'interno della Biblioteca Ambrosiana] è l'originale che aveva inviato anni prima a Gian Vincenzo Pinell...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giulio Guastavini, Genova, [1621]
Lettera
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È felice che Guastavini abbia apprezzato il 'Principio dell'istoria romana', e ricorda la loro amicizia di vecchia data. Si augura che il suo libro persuada la nobiltà genovese a eguagliare la grandezza di quella romana. [La lettera risale probabilmente ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Goffredo Lomellini, Roma, [s. d.]
Lettera
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Afferma di aver letto un'epitome al 'De beneficiis' di Seneca composta dal Lomellini; loda l'opera, ma aggiunge che dal suo ingegno era lecito attendersi qualcosa di più. La lettera è scritta in latino.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Leonardo Spinola, Padova, [s. d.]
Lettera
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Svolge alcune considerazioni su similitudine e metafora, in risposta a quelle dello Spinola [giureconsulto e letterato genovese]. Cita vari brani [del terzo libro della "Retorica"] di Aristotele [tratti forse dalla versione latina di Carlo Sigonio] e affe...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Leonardo Spinola, Roma, [s. d.]
Lettera
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Trasmette allo Spinola [giureconsulto e letterato genovese] i saluti di un tal Stefano [forse Stefano Di Negro] che gli ha scritto da Napoli. Gli consiglia di chiedere una consulenza su Tito Livio allo scrittore Bernardo Ferrari; lo invita inoltre a scriv...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Leonardo Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Informa lo Spinola [giureconsulto e letterato genovese] della ritrovata salute della sorella di quest'ultimo [suor Angela Gabriella], e promette che continuerà a tenerlo aggiornato per via epistolare, servendosi di Giovanni Battista Zuccotto [o Zuccotti]...
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Lettera a Leonardo Spinola, Genova, [s. d.]
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Rassicura lo Spinola [giureconsulto e letterato genovese] sul miglioramento della salute di sua sorella, suor Angela Gabriella, assistita dall'altra sorella, suor Anna Maria. Continuerà a fargli avere le sue lettere per il tramite di Giovanni Battista Zu...
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Lettera a Leonardo Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Allega una lettera allo Spinola [giureconsulto e letterato genovese] della sorella [suor Angela Gabriella], ormai guarita dopo una grave infermità. Non può dare notizie dello Spinola ai suoi parenti (Andrea, Opicio e Giovanni Maria Spinola), in quanto no...
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Lettera a Leonardo Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Si rallegra per la ritrovata salute dell'amico [giureconsulto e letterato genovese] e della moglie, e gli comunica di essere stato anche lui assai malato, così come il fratello Gian Lanfranco. Lo informa che la 'Reina Ester' ha ottenuto da Roma e Firenze ...
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Lettera a Leonardo Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Si rallegra per il miglioramento delle condizioni di salute della signora Maddalena, moglie dello Spinola [giureconsulto e letterato genovese]; non può però dare buone notizie sulla salute del fratello Gian Lanfranco. Gli parlerà di persona delle reazioni...
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Lettera a Leonardo Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ringrazia lo Spinola [giureconsulto e letterato genovese] per una spedizione di vini e lo informa che Paolo Sauli è disposto ad aiutarlo in una causa che lo riguarda. [Un riferimento a Gian Lanfranco Cebà consente di considerare la lettera anteriore alla...
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Lettera a Leonardo Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ringrazia lo Spinola [giureconsulto e letterato genovese] per avergli inviato della frutta e lo informa sulle novità relative a Paolo Agostino [Spinola], che risulta qui essere al servizio del Re di Spagna.
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Lettera a Leonardo Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Discute su una massima di Plutarco relativa alla superstizione, alludendo anche a una lettera in proposito ricevuta da Frate Melchiorre [membro dell'ordine dei Carmelitani Scalzi e corrispondente di Cebà]; cita in modo inesatto Dante, 'Inferno', XXXIII, 1...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Leonardo Spinola, Genova, [1619]
Lettera
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Celebra il ricordo [del fratello Giovan (Gian) Lanfranco], da poco scomparso. [Il fratello di Cebà, membro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, scomparve tra il febbraio e il marzo del 1619; da ciò la datazione congetturale].
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Leonardo e Paolo Agostino Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera
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Racconta che Gian Vincenzo Pinelli, "a chi vedeva in casa sua qualche ritratto d'huomo ordinario solea dire per suo discarico, che gli era stato donato"; scherzando, autorizza i due destinatari a fare altrettanto con il suo ritratto, nonostante siano stat...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Sostiene l'importanza di pronunciare, nei discorsi pubblici, non soltanto elogi (come vorrebbero alcuni) ma anche critiche alle azioni dei governanti della Repubblica di Genova, per far sì che la cittadinanza prenda coscienza dei problemi da affrontare, e...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Genova, [s. d.]
Lettera
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Ringrazia il Doria per le gentili lodi ad alcuni suoi versi.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Carignano (Genova), [s. d.]
Lettera
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Lettera di condoglianze per la morte di un Giovanni Battista parente di Marcantonio [forse Giovanni Battista Doria, cugino di Marcantonio e corrispondente di Cebà].
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Carignano (Genova), [s. d.]
Lettera
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Ringrazia scherzosamente l'amico e la moglie Isabella per l'invio di una conserva.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Carignano (Genova), [s. d.]
Lettera
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Invia all'amico una parte del suo 'Principio dell'istoria romana', opera cui sta lavorando. Omaggia Isabella della Tolfa e suor Margherita Doria, moglie e figlia di Marcantonio.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Marcantonio Doria, Carignano (Genova), [s. d.]
Lettera
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Invia un sonetto d'omaggio a suor Maria Margherita Doria, figlia di Marcantonio ('Mendace ad osservar quel che promette'), svelando che le lettere iniziali dei 14 versi formano la frase 'Mirra grata a Dio', anagramma del nome della dedicataria; precisa al...
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