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Cebà, Ansaldo
Lettera a Alessandro D'Este, Genova, 27 agosto 1621
Lettera | [Autografa] Ansaldo Cebà scrive al Cardinale Alessandro d'Este una missiva in cui espone il dubbio che, come già espresso in una precedente missiva [lettera indirizzata al Cardinale datata 20-08-1621 "Vostra Signoria Illustrissima persevera a consolarmi c...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Alessandro D'Este, Genova, 15 ottobre 1621
Lettera | Dopo i ringraziamenti iniziali, il Cebà comunica al Cardinal Alessandro d'Este di aver ricevuto i motivi della censura del suo poema [A. Cebà, 'La Reina Esther', Genova, Pavoni, 1615, poi Milano, Bidelli, 1616, sospesa dalla Congregazione dell'Indice], mo...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Alessandro D'Este, Genova, 5 novembre 1621
Lettera | [Autografa] Ansaldo Cebà nella missiva al Cardinale d'Este esprime la speranza che Padre Riccardi [Padre Nicolò Riccardi, domenicano membro della Congregazione dell'Indice, detto il Padre Mostro per la sua sapienza, incaricato della difesa de 'La Reina Es...
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Lettera a Alessandro Sauli, Genova, [s. d.]
Lettera | Chiamato a esprimere un parere su un'insegna pensata per un'"Accademia di Politica", consiglia di seguire l'insegnamento di Aristotele, il quale ritiene che le più efficaci tra le metafore (l'insegna rientra per Cebà in questa tipologia retorica) sono que...
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Lettera a Alessandro d'Este, Genova, [s. d.]
Lettera | Manderà volentieri al cardinale d'Este le sue opere, e volentieri riceverà anche critiche e rilievi su di esse. Invoca con garbo la protezione del cardinale contro le malevolenze di alcuni suoi detrattori [coloro che criticarono la 'Reina Ester']. Marcant...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Alessandro d'Este, Genova, [s. d.]
Lettera | Ringrazia per le lodi ricevute nell'ultima lettera del cardinale, cui invia alcune sue opere, tra cui la 'Reina Ester' [Genova, Giuseppe Pavoni, 1615], che ritiene il miglior parto del suo ingegno, tanto da chiedere al corrispondente di proteggerla dai su...
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Lettera a Alessandro d'Este, Genova, [s. d.]
Lettera | Omaggia monsignor Antonio Querenghi, del quale l'Este gli ha inviato un sonetto, e ringrazia quest'ultimo per aver apprezzato i versi d'omaggio inviatigli in una lettera precedente [cfr. lettera ad Alessandro d'Este con incipit "Il debito cresce, et i dan...
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Lettera a Alessandro d'Este, Genova, 23 marzo 1620
Lettera | Avverte il cardinale che, se vorrà favorirlo, dovrà farlo basandosi solo su quanto ha potuto apprendere su di lui a Modena, perché a Roma non troverà qualcuno che apprezzi le sue opere letterarie. [La data è ricavata dall'autografo della lettera, conserva...
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Lettera a Alessandro d'Este, Genova, 13 febbraio 1621
Lettera | Invia al cardinale il dialogo ['Il Gonzaga', Genova, Giuseppe Pavoni, 1621], a lui dedicato. [La data si ricava dall'autografo della lettera, conservato nell'Archivio di Stato di Modena: cfr. Carmela Reale, Ansaldo Cebà e la congregazione dell'Indice, "Ca...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Alof de Wignacourt, Genova, [s. d.]
Lettera | Invia al de Wignacourt, Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, l''Epitafio per la morte del Commendator fra' Gian Lanfranco' (Genova, Giuseppe Pavoni, 1619). [Lanfranco Cebà era stato camerlengo del de Wignacourt. La lettera risale al 1619-1620]...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Andrea Chiocco, Genova, [s. d.]
Lettera | Invia una copia della 'Reina Ester' [Genova, Giuseppe Pavoni, 1615] , e ringrazia Chiocco e l'Accademia Filarmonica di Verona per l'interesse dimostrato verso il suo poema, del quale è stato informato dal "Presidente Grillo". [Chiocco era un medico, filos...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Andrea Chiocco, Genova, [s. d.]
Lettera | Invia, su richiesta dell'Accademia [Filarmonica di Verona] la sua edizione dei 'Caratteri' di Teofrasto [Genova, Giuseppe Pavoni, 1620]. Riguardo alle critiche alla sua 'Reina Ester', di cui gli ha scritto il Chiocco [si tratta forse di obiezioni mosse da...
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Lettera a Andrea Chiocco, Genova, [s. d.]
Lettera | In risposta a una lunga lettera del Chiocco, allega una serie di riferimenti in difesa della sua 'Ester'. [Chiocco era un medico, filosofo e poeta veronese, membro dei Filarmonici].
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Andrea Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera | Dichiara allo Spinola [suo grande amico, autore di scritti filosofici e politici] di essere ansioso di liberarsi dalle "cure pubbliche"; trasmette i saluti di Gian Francesco Gentile [corrispondente di Cebà, che sarà uno dei protagonisti del dialogo 'Il Do...
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Lettera a Andrea Spinola, Roma, [s. d.]
Lettera | Si congratula con lo Spinola [suo grande amico, autore di scritti filosofici e politici] per essere stato scelto per far parte di un'istituzione della Repubblica [indicata col termine "centumviros": forse un riferimento al Minor Consiglio, che era compost...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Andrea Spinola, Roma, [s. d.]
Lettera | Racconta all'amico [autore di scritti filosofici e politici] le sue giornate romane, riferendogli in particolare di essere tormentato da uno scocciatore di cui non riesce a liberarsi. Parla di alcuni festeggiamenti e spettacoli che si stanno svolgendo a R...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Andrea Spinola, Carignano (Genova), [s. d.]
Lettera | Loda gli scritti politici dello Spinola, ai quali il governo genovese dovrebbe ispirarsi. [Andrea Spinola, grande amico di Cebà, fu autore di scritti filosofici e politici: qui il riferimento dovrebbe essere al suo 'Dizionario filosofico-politico-storico'...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Andrea Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera | Scrive in francese (lingua con la quale talvolta si diletta) invitando lo Spinola [suo grande amico, autore di scritti filosofici e politici] a fare altrettanto. Riferisce che, nelle sue ultime lettere, Gian Vincenzo Pinelli lo ha informato sulla sua salu...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Andrea Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera | Dichiara di aver fatto consegnare a un libraio una copia di un'edizione del 'De bello Iudaico' ['La guerra giudaica'] di Giuseppe Flavio; menziona inoltre Tucidide. Informa l'amico di aver visto un ritratto di Federico Spinola [condottiero morto combatten...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Andrea Spinola, [Genova], [s. d.]
Lettera | Allo Spinola [suo grande amico, autore di scritti filosofici e politici], che lo esorta a scrivergli che cosa sa dei critici della 'Reina Ester' e che cosa pensa delle loro obiezioni, precisa che coloro che sono esperti di arte poetica, o comunque dotati ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Antonio Olgiati, Genova, [s. d.]
Lettera | Avendo saputo da Girolamo Centurione [cfr. lettera a Girolamo Centurione con incipit "Voi havete ragione a dire"] che una copia della sua traduzione con commento dei 'Caratteri' di Teofrasto è stata ritrovata presso la Biblioteca Ambrosiana, prega Monsign...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Antonio Olgiati, Genova, [s. d.]
Lettera | Risponde a Monsignor Olgiati [segretario del cardinal Federico Borromeo] circa i rilievi di un "amico commune", che ha visto nelle sue canzoni un eccesso di chiarezza: dichiara che, a suo avviso, la poesia deve il più possibile "essere accomodata alla cap...
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Lettera a Antonio Olgiati, Genova, [s. d.]
Lettera | Riguardo ai rilievi di eccessiva chiarezza mossi alle sue canzoni [già affrontati in una precedente lettera all'Olgiati, con incipit "Della chiarezza delle mie Canzoni"], ricorda che Aristotele nella 'Poetica', parlando dello stile della tragedia [cfr. 14...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Afferma di aver letto le iscrizioni [in latino] inviategli dal corrispondente. Corregge una sua precedente interpretazione di una di queste iscrizioni. La lettera è scritta in latino.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Carlo Grimaldi, [Genova], [s. d.]
Lettera | Risponde ad alcune obiezioni mosse da un amico del Grimaldi intorno all'applicazione della regola aristotelica dell'unità d'azione nella 'Reina Ester'. Nella sua difesa, Cebà cita Orazio e Ludovico Castelvetro, oltre ovviamente ad Aristotele. [La lettera ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Dionisio Frate, Genova, [s. d.]
Lettera | Invia un suo libro [forse l'edizione 1611 delle sue 'Rime'], pregando il frate di scusarlo dei "delicta [...] iuventutis" che essa contiene. Segue la lettera una serie di distici latini (incipit: "Quem toties rigidis fixit mea musa sagistis"). La lettera ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Eliseo Masini, Genova, [s. d.]
Lettera | Dopo aver ricercato la mediazione del Padre Giacomo Lambertengo, si rivolge ora direttamente al Padre Masini, inquisitore di Genova, pregandolo di non vietare la pubblicazione del suo commento ai 'Caratteri' di Teofrasto, e giustificando i passaggi del te...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Federico Borromeo, Genova, [1612]
Lettera | Si scusa per il ritardo con cui risponde alla lettera del cardinal Borromeo, ricevuta il 20 marzo. Afferma di aver inviato [a Milano] una copia di una recente edizione delle sue 'Rime' [quella pubblicata a Roma, Bartolomeo Zannetti, nel 1611], avendo sapu...
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Lettera a Federico Borromeo, Genova, 25 luglio 1612
Lettera | Parla brevemente di alcuni suoi versi in onore del cardinal Borromeo [probabilmente quelli allegati a una precedente missiva ad Antonio Olgiati, segretario del cardinale, con incipit "Della chiarezza delle mie Canzoni"], dichiarando che "chi scrive versi ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Federico Borromeo, Genova, 2 gennaio 1616
Lettera | Ringrazia per il dono di una reliquia di San Carlo Borromeo, ricevuta dopo aver inviato una lettera a Monsignor Antonio Olgiati. Si augura che il cardinale vorrà leggere il suo poema 'La reina Ester' [la cui prima edizione era uscita a Genova, nel 1615, p...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Federico Borromeo, Genova, 26 ottobre 1617
Lettera | Sollecita un giudizio del cardinale sulla sua 'Reina Ester' [la cui prima edizione era uscita a Genova, nel 1615, presso Giuseppe Pavoni], di cui racconta brevemente la genesi (in questa parte, cita scherzosamente Ariosto, 'Orlando Furioso', XXXII 17, 1);...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Federico Borromeo, Genova, [1620]
Lettera | Invia al cardinale l''Epitafio per la morte del Commendator fra' Gian Lanfranco' (Genova, Giuseppe Pavoni, 1619). [Poiché Lanfranco Cebà morì tra il febbraio e il marzo 1619, e poiché qui Ansaldo dichiara che è trascorso "più d'un anno" dalla sua morte, s...
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Lettera a Federico Borromeo, Genova, 16 gennaio 1621
Lettera | Invia al cardinale due copie [della sua edizione dei 'Caratteri' di Teofrasto, Genova, Giuseppe Pavoni, 1620], a lui peraltro dedicata [alcuni anni prima, era stato proprio il Borromeo a proporre a Cebà di pubblicare questo suo lavoro giovanile. La data è...
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Lettera a Federico Borromeo, Genova, [1621]
Lettera | Non avendo ancora ricevuto risposta alla sua precedente [cfr. lettera a Federico Borromeo del 16/1/1621, con incipit "Scorre talvolta qualch'anno"], teme che la lettera e le due copie allegate dei 'Caratteri' di Teofrasto non gli siano stati consegnati da...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Federico Borromeo, Genova, 18 maggio 1616
Lettera | Si scusa per aver saputo soltanto ieri, attraverso una lettera di Monsignor Antonio Olgiati, che già due mesi prima il cardinale gli aveva inviato in dono un ritratto di San Carlo Borromeo; questo infatti non gli era ancora stato consegnato per errore, e ...
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Lettera a Federico Borromeo, Genova, 17 giugno 1616
Lettera | Si dice certo di poter contare sull'intercessione del cardinale per ottenere la liberazione dalle sue "indisposizioni".
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Federico Borromeo, Genova, 9 giugno 1621
Lettera | Ringrazia il cardinale per avergli confermato (con una lettera del 12 maggio) di aver ricevuto la copia del suo commento ai 'Caratteri' di Teofrasto [che Cebà gli aveva inviato nel gennaio precedente: cfr. la sua lettera del 16/1/1621], e gli promette l'i...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Breve biglietto di accompagnamento all'invio dei suoi "versi" [si tratta probabilmente dell'edizione 1611 delle 'Rime' di Cebà, Roma, Bartolomeo Zannetti] in dono al destinatario, che si trova in Spagna.
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Cebà, Ansaldo
Lettera | [Autografa] Ansaldo Cebà ringrazia Francesco Madaleni Capodiferro (Francesco Maddaleno Capiferro) [segretario della Congregazione dell'Indice dal 1615] di averlo informato circa la sentenza "ch'ha dato la Sacra Congreg(atio)ne contra il mio Poema [A. Cebà...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Scrive al frate predicatore Francesco Maria Campani ringraziandolo per la stima dimostrata per i suoi libri, e per il fatto che intende usarli nelle sue prediche. Gli porta i saluti dei signori Doria [forse Marcantonio] e Pallavicino, e gli invia un sonet...
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Lettera a Gaspare Grimaldi, Padova, [s. d.]
Lettera | Contrappone la professione mercantile del destinatario, che lo ha portato in Spagna e che gli assicura lauti guadagni, ai suoi studi umanistici, che non gli procurano ricchezze né apprezzamento da parte dei concittadini. Ammonisce il Grimaldi a usare sagg...
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Lettera a Giacob Sullam, Genova, 7 novembre 1620
Lettera | Nel rivolgersi al marito di Sara, che gli aveva offerto per lettera la propria amicizia, Cebà afferma di riconoscere in lui la medesima squisitezza di modi tipica della sua sposa. Anche se conscio della delicatezza dell'argomento, forse spiacevole per il ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giacomo Re, Padova, [s. d.]
Lettera | Rievoca gli anni giovanili, in cui era stato legato al Re da una grande amicizia e da una frequentazione quasi quotidiana, all'insegna della libertà e della scioperatezza. Adesso che la loro amicizia prosegue a distanza (Re si trova ad Anversa dove eserci...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giacomo Rosa, Genova, [s. d.]
Lettera | Scusandosi poiché risponde in ritardo a un'epistola, inviata il 15 novembre ma pervenutagli solo il 2 gennaio 1621, Cebà ringrazia Giacomo Rosa, noto organista, per la benevolenza che per il tramite di Sara gli ha mostrato: ammiratore della giovane donna,...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giacomo Rosa, Genova, [s. d.]
Lettera | Afflitto per la malattia di Sara, di cui ha avuto conferma, Cebà riscontra nella pena che avverte un'ulteriore prova dell'attaccamento da cui è avvinto a lei; ciò nonostante, poiché non ha la forza di recarsi a Venezia, prega Giacomo Rosa di far visita in...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Testimonia l'affetto filiale che prova nei confronti del destinatario. La lettera è scritta in latino [Il destinatario è indicato come "Francisco Gentili Constantini": dovrebbe pertanto trattarsi di Gian Francesco, figlio di Costantino Gentile].
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Parla al corrispondente di un certo "Valentinum" [forse un suo collaboratore], della cui fedeltà dubita [cfr. anche la lettera al Gentile con incipit "Gaudeo Valentinum mihi"]. La lettera è scritta in latino. [Il destinatario è indicato come "Francisco Ge...
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Lettera | Torna a parlare del "Valentinum" [menzionato nella lettera al Gentile con incipit "De Plumbi officio gaudeo rem in tuto"], confessando di essere stato troppo sospettoso nel dubitare della sua fedeltà. Si rincresce per le notizie circa la cattiva salute de...
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Lettera | Replica a un "amico di Roma" del Gentile che ha criticato lo stile della 'Reina Ester', ritenuto troppo artificioso e poco chiaro. Nella sua difesa Cebà cita Euripide, Demostene, Aristotele, Demetrio Falereo, Dionigi di Alicarnasso, Cicerone, Orazio. [Rig...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Mette in guardia Pinelli da un personaggio che sta cercando di entrare nelle sue grazie: si tratta di un matematico degno dei 'Caratteri' di Teofrasto, che vuol guadagnarsi la fama di avere contatti con uomini di lettere. Anche se è molesto e vanaglorioso...
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