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Rinaldi, Cesare
Lettera a Conte Prospero Valmarana, Bologna, 1 settembre 1616
Lettera
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Il motivo per cui Rinaldi tarda a portare a termine il compito [non precisato] affidatogli da Valmarana è che si deve preparare adeguatamente: dovrà affrontare un avversario ricco e titolato, ma promette che si farà valere.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Conte Ridolfo Campeggi, Di casa [Bologna], 19 febbraio 1615
Lettera
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Intercede presso Ridolfo Campeggi per conto di alcuni signori forestieri che desiderano assistere alla rappresentazione di 'Tancredi' [Bologna, Cochi, 1614]. Avendo già visto il 'Filarmindo' [Bologna, eredi di Giovanni Rossi, 1605] e l''Andromeda' [Bologn...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Conte Ridolfo Campeggi, Bologna, 13 agosto 1611
Lettera
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Il suo volume in prosa [benché l'unica opera in prosa pubblicata da Rinaldi siano le 'Lettere' (Venezia, Baglioni, 1617), sembra che qui l'autore si riferisca a un volume di componimenti letterari di cui non è rimasta traccia] non vedrà la luce senza l'ap...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Conte Ridolfo Campeggi, Di Casa [Bologna], 9 febbraio 1618
Lettera
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Loda Campeggi per il suo poema eroico 'Le lagrime di Maria Vergine' [Bologna, Bonomi, 1617] e dichiara di aver versato molte lacrime mentre lo leggeva.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Conte Ridolfo Campeggi, Bologna, 4 febbraio 1619
Lettera
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Il sonetto ['Vinse barbare genti, ed à l'Impero'] scritto da Campeggi in suo onore è stato posto dallo stampatore all'inizio delle 'Rime' [Bologna, Mascheroni-Cochi, 1619, p. 9]. Rinaldi lo giudica migliore dei suoi e teme che il lettore sia ingannato dal...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Conte [Pietro] Capra, Bologna, 1 febbraio 1618
Lettera
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Rinaldi accetta di scrivere qualcosa sull'argomento richiesto. Tuttavia Capra ha troppa fretta: l'esecuzione non dipende dalla sua volontà. Così come da una nuvola non cade sempre la pioggia e un terreno non sempre germoglia, così i parti del suo ingegno ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Cosimo Nucci, Bologna, 4 gennaio 1614
Lettera
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Pensava che Nucci lo avesse dimenticato, quando è arrivata la sua lettera di auguri. Risponde facendogli gli auguri lui stesso per la "prima Pasqua dell'anno" e manda i suoi saluti ai membri dell'Accademia degli Spensierati [di Ferrara]. Si rallegra nel s...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Cosimo Nucci, Bologna, 20 dicembre 1611
Lettera
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Rinaldi si rammarica per la morte di Monsignor [?] Nucci, zio dell'amico.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Cosimo Nucci, Bologna, 9 agosto 1611
Lettera
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Rinaldi riferisce di essersi rimesso dal mal di testa che lo tormentava, ma il timore di una ricaduta lo invita all'astinenza e a chiedere a Nucci di continuare a scrivergli per conservare la salute.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costantino Prosperi, Bologna, 5 settembre 1611
Lettera
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Scrive riguardo ad un contadino che ha raccomandato, poiché questi ha ucciso un uomo. Rinaldi sostiene che lo abbia fatto per difendersi da un'offesa e lo affida perciò alla pietà di Costantino Prosperi perché provveda a lui mentre la giustizia fa il suo ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costantino Prosperi, Bologna, 27 dicembre 1614
Lettera
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Ringrazia per gli auguri di Natale ricevuti e si rammarica di non averlo preceduto. Ricambia ora gli auguri.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costantino Prosperi, Bologna, 19 ottobre 1614
Lettera
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Con la sua lettera, Prosperi gli ricorda la sua trascuratezza: ha lasciato passare molto tempo dall'ultima volta che ha fatto avere sue notizie, ma non lo ha punito per questo. La lettera è stata recapitata dai signori Orsucci, grazie ai quali ha goduto d...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costantino Prosperi, Bologna, 16 marzo 1616
Lettera
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Si rammarica dei travagli che Prosperi sta attraversando, ma non se ne deve spaventare. La quiete è una cosa preziosa, ma Rinaldi non ne gode. Lui non ha la preoccupazione della "Casa" perché ha lasciato l'incombenza a suo fratello [Antonio Rinaldi], tene...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costantino Prosperi, Bologna, 9 agosto 1613
Lettera
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Prosperi ha immaginato che il silenzio di Rinaldi fosse dovuto a incostanza, ma egli desidera difendersi da tale accusa. Gli assicura di aver spesso pensato alla situazione in cui si trova, circondato da schiere armate, e spera che torni la pace nella sua...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costantino Prosperi, Bologna, 1 luglio 1612
Lettera
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Prosperi gli ha comunicato con una canzone le nozze di un signore. Rinaldi desidera imitarlo ma, non avendo tempo, si limiterà a scrivere una lettera per congratularsi, nonostante lo sposo non gli abbia fatto sapere di persona dell'evento.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costantino Prosperi, Bologna, 26 marzo 1612
Lettera
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Prosperi gli ha chiesto di inviargli alcune sementi, ma i giardinieri gli hanno sconsigliato di trapiantare bulbi che hanno già i germogli. Non avendo conoscenze di botanica, si fida del consiglio e si scusa con Prosperi di non poter soddisfare la sua ric...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costantino Prosperi, Bologna, 6 agosto 1611
Lettera
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Rinaldi è grato per le lettere degli amici che sono di ristoro alla sua anima. Riferisce di aver iniziato a leggere il poema di Prosperi sull'Incarnazione, ma si rifiuta di correggerlo perché è degno della sua approvazione. [Costantino Prosperi pubblicò u...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costantino Prosperi, Bologna, 14 maggio 1611
Lettera
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Loda Prosperi perché dedica il suo talento poetico solo alle rime spirituali [Prosperi partecipò con il sonetto "Questo degli altri più mirabil fiore" alla raccolta di poesie sacre 'Il fiore della granadiglia', Bologna, Bartolomeo Cocchi, 1609, p. 25]. Ri...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costantino Prosperi, Bologna, 23 novembre 1611
Lettera
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Si complimenta con Prosperi per il premio che ha ottenuto grazie al suo sonetto e ringrazia per l'amicizia espressa dal signor [?] Grilli.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costanzo Pellegrini, Di Casa [Bologna], 9 dicembre 1614
Lettera
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Quando gli è stato consegnato il biglietto di Pellegrini, egli era al capezzale di un amico morente. Annuncia che l'indomani si recherà da lui, sperando di non aver lasciato passare troppo tempo prima di rispondere alla richiesta.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costanzo Pellegrini, Bologna, 1 aprile 1617
Lettera
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Rinaldi loda la lettera scritta da Pellegrini con frasi "d'oro", ma lui non è in grado di rispondere con una lettera della stessa qualità. Promette però di scrivergli dieci volte per sopperire alle carenze del suo ingegno con la quantità.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Costanzo Pellegrini, Di casa [Bologna], 20 febbraio 1616
Lettera
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Rinaldi loda il Pellegrini per aver saputo riportare la pace fra il signor Ottavio e il signor Fabrizio [non identificati]. L'intervento di Pellegrini, caldeggiato da Rinaldi, ha fatto in modo che i due litiganti ora siano legati da un vincolo di amicizia...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Cristoforo Scarioni, Bologna, 9 ottobre 1611
Lettera
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Rinaldi comunica che il conte Carlo [?] sarà accolto in casa di un dottore, buon filosofo e poeta, mentre lui è pronto ad offrirgli la propria amicizia. Si rammarica che Scarioni non sia stato presente all'ingresso in città del cardinale [Maffeo] Barberin...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Cristoforo Trissino, Bologna, 20 novembre 1620
Lettera
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Vincenzo Rubini gli ha raccontato i meriti di Trissino, rendendolo da subito meritevole della sua stima pur non conoscendolo di persona. Confida dunque che Rubini, come un pittore, faccia un fedele ritratto della sincerità del suo affetto.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Decano Marcello Dolfi, Villa del Borgo, 3 luglio 1620
Lettera
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Ai piaceri della villeggiatura si aggiunge quello di scrivere ai suoi "padroni", nel cui novero c'è anche Dolfi. Tesse le sue lodi e si mette al suo servizio.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Diffinitore dei Minori Osservanti Vangelista Sartorio, Bologna, 20 marzo 1616
Lettera
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Rinaldi comincerà a lavorare al secondo volume delle 'Lettere' [Bologna, Cochi, 1620] solo dopo aver avuto la certezza di una buona accoglienza per il primo e in quel caso cercherà di abbellirlo con "elocutioni più esquisite" e di "sentenze più maestose"....
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Domenico Graziani, Bologna, 9 gennaio 1615
Lettera
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Marzio Malvezzi gli ha riferito che Graziani desidera leggere qualche sua "prosa". Rinaldi lo avvisa che però il suo animo trova migliore espressione nei componimenti, non nella prosa.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Domenico Maria Lama, Bologna, 30 dicembre 1619
Lettera
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Rinaldi giustifica il suo silenzio con il malanno che lo ha colpito. Oltre al corpo, anche l'animo è infermo perché non ha ancora potuto mandare a Lama i componimenti che gli erano stato richiesti. Promette di riprendere a scrivere non appena starà meglio...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Domenico Maria Lama, Bologna, 17 giugno 1619
Lettera
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Dal suo museo è stato rubato un manoscritto nel quale erano riportate le sentenze degli scrittori più "eccellenti". Ricorda di aver lasciato che Lama ne facesse una copia e chiede di poterla avere in prestito per farne nuova copia.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Dottore Angelo Michele Sacchi, Bologna, 20 luglio 1614
Lettera
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Rinaldi riferisce di soffrire di palpitazioni, incubi e altri disturbi di cui non si spiega l'orgine; chiede dunque a Sacchi di aiutarlo a recuperare la salute.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Dottore Lodovico Scapinelli, Bologna, 10 agosto 1615
Lettera
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Nonostante egli preferisca stare in città, Rinaldi comunica la sua intenzione di recarsi a Formigine "prima che 'l Sole esca di Vergine". Inoltre, se Scapinelli manderà a [Giulio] Segni l''Oceano' [l'opera non fu mai stampata] di [Alessandro] Calderoni, è...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Dottore Lodovico Scapinelli, Bologna, 4 febbraio 1615
Lettera
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Poiché è iniziato il carnevale, gli amici lo costringono a mascherarsi, nonostante la sua contrarietà. Desidera che Scapinelli lo raggiunga a Bologna per poter abbandonare i "vani" piaceri e dedicarsi con lui alla virtù. Una sua visita sarebbe anche l'occ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Dottore Lodovico Scapinelli, Bologna, 7 settembre 1614
Lettera
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Rinaldi non fa parte dei "virtuosi" [forse l'Accademia dei Gelati] di cui Scapinelli parla, ma sono suoi amici e apprezza tutte le loro "scritture". Tuttavia nel gruppo gli animi sono "alterati" e Rinaldi teme qualche conseguenza. Chiede che Scapinelli gl...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Dottore Lodovico Scapinelli, Bologna, 19 gennaio 1616
Lettera
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Rinaldi ha riferito le "ambasciate" di Scapinelli ai "prencipi di Bresani" e a [Giovanni] Capponi, i quali lo ringraziano. Si dispiace per la morte del pittore [Bartolomeo] Schedoni e si rammarica di non avere suoi dipinti nel suo museo. Si consola comunq...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Dottore Lodovico Scapinelli, Bologna, 2 agosto 1612
Lettera
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Un servitore di Rinaldi, incaricato di ritirare la posta sua e di Scapinelli, per non dimenticarsi un nome lo ha scritto sulla lettera del cardinale [forse Alessandro d'Este, protettore di Antonio Querenghi che favorì il passaggio di Scapinelli all'Univer...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Dottore Lodovico Scapinelli, Bologna, 22 giugno 1612
Lettera
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Rinaldi lamenta il fatto che tutto quello che fa non gli riesce, ma spera almeno di non essere privato delle lettere di Scapinelli.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Dottore Lodovico Scapinelli, Bologna, 20 febbraio 1612
Lettera
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Rinaldi ha chiesto a Scapinelli un madrigale, ma egli risponde con una canzone nella quale descrive una bellissima notte ['L'umida foglia ombrosa'; gli scritti di Scapinelli furono raccolti e pubblicati solo nell'800 nelle 'Opere del dottore Lodovico Scap...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Dottore Lodovico Scapinelli, Bologna, 24 gennaio 1620
Lettera
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Quando Scapinelli ha lasciato lo studio di Bologna dopo avervi insegnato nove anni [Scapinelli ricoprì la cattedra di eloquenza presso lo studio bolognese dal 1609 al 1618], Rinaldi si è rifiutato di avere altri maestri, per quanto altrettanto capaci. Ogn...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Dottore Lodovico Scapinelli, Bologna, 16 aprile 1619
Lettera
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Rinaldi si scusa per la mancanza di sollecitudine nei confronti di Scapinelli, che lo ha portato a non scrivergli per molto tempo.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Enea Alberio, Bologna, 6 gennaio 1618
Lettera
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Chiede che Alberio e [Girolamo] Angelini gli scrivano delle lettere: quando vengono dagli amici esse sono in grado di salvarlo dalla malinconia, di rassicurarlo riguardo all'affetto nei suoi confronti e di insegnargli a scrivere.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Ercole Boccaferri, Bologna, 14 ottobre 1614
Lettera
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Avrebbe volentieri provveduto al "negotio" del signor Fulvio [?], se egli non avesse preteso di concluderlo in due giorni, quando sarebbero state necessarie settimane intere. Boccaferri sapeva solo la natura del servizio, ma non quanto tempo avrebbe richi...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Ercole Gualandi, Di casa [Bologna], 12 febbraio 1616
Lettera
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Rinaldi ringrazia il Gualandi per avergli inviato un sonetto anonimo: il testo dovrà essere inserito nel frontespizio di un volume di Rinaldi [non è chiaro a quale delle sue opere si riferisca; in apertura del secondo volume delle 'Lettere' (Bologna, Coch...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Ercole Pepoli, Di Casa [Bologna], 15 novembre 1612
Lettera
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Rinaldi ha desiderato molto l'arrivo di Pepoli a Bologna ed egli sarebbe accorso immediatamente a fargli visita, se un inconveniente non glielo avesse impedito. Annuncia che si recherà a fargli visita l'indomani, per assolvere ai suoi obblighi e per chied...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Erodio Scarella, Bologna, 16 marzo 1615
Lettera
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Rinnova i suoi saluti a Scarella e a Ottavio Rossi e dichiara il suo bisogno dei loro "conforti" e "comandamenti".
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Erodio Scarella, Bologna, 6 febbraio 1615
Lettera
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Non può accettare l'offerta di [Bartolomeo] Fontana di pubblicare presso di lui il suo volume ['Lettere di Cesare Rinaldi il Neghittoso', Venezia, Baglioni, 1617] poiché ha già preso accordi con [Tommaso] Baglioni. Riferisce che la lettera di Ottavio Ross...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Erodio Scarella, Bologna, 3 gennaio 1615
Lettera
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Ringrazia per gli auguri di Natale che ha ricevuto e loda lo stile della sua lettrera, dichiarando che prenderà a modello il suo modo di scrivere.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Erodio Scarella, Bologna, 24 dicembre 1613
Lettera
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Si rammarica per la morte del fratello [?] di Scarella, ma consiglia all'amico di consolarsi pensando al Natale imminente in cui si festeggia la nascita di Cristo, che trasforma la morte in vita eterna. Per quanto la gestione della casa non gli sia congen...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Erodio Scarella, Bologna, 19 novembre 1613
Lettera
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Scarella ha definito il signor Giulio [?] simile a lui, ma Rinaldi non è d'accordo perché Scarella ha conversato con familiarità, mentre l'altro ha preferito stare "ritirato". Chiede dunque che il signor Giulio sia incoraggiato ad assomigliare a Scarella....
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Erodio Scarella, Bologna, 14 giugno 1613
Lettera
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Scarella gli ha fatto dono di un'arma in un tempo di guerra, ma, per quanto egli sia nemico della discordia, apprezza il regalo. Provvederà a invargli i due volumi che gli ha chiesto [non identificabili] non appena saranno stampati.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Erodio Scarella, Bologna, 24 luglio 1613
Lettera
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Alla domanda di Scarella riguardo alla pubblicazione del suo volume ['Lettere', Venezia, Baglioni, 1617], Rinaldi risponde che se il tempo fosse breve, il prodotto sarebbe immaturo. La scelta di stampare le proprie opere è un flagello per gli ambiziosi, m...
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