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Ottani, Filippo
Lettera a Angelico Aprosio, Bologna, 6 aprile 1674
Lettera
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L’Ottani avrebbe dovuto spedire all’Aprosio un proprio ritratto che quest’ultimo però non ha ancora ricevuto. E l’Ottani spiega le fortunose vicende di questo rotolo di tela dipinta che, partito da Bologna e giunto a Parma, da qui è ritornato purtroppo al...
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Ottani, Filippo
Lettera a Angelico Aprosio, Bologna, 19 settembre 1674
Lettera
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Filippo Ottani – al quale l’Aprosio è deciso a non più scrivere se prima non riceverà sue lettere – assicura il suo corrispondente di avergli spedito a suo tempo almeno due lettere (senza risposta). In esse l’Ottani spiegava come il proprio ritratto dipin...
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Ottani, Filippo
Lettera a Angelico Aprosio, Bologna, 31 ottobre 1674
Lettera
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Da una precedente missiva l’Ottani ha ricevuto dall’Aprosio un epigramma [forse fatto da Pietro Andrea Trinchieri] per il sig. don Ippolito Antonio Grazioli: e, nel riceverlo, l’Ottani si è sentito risollevato dal rammarico per la risoluzione che l’Aprosi...
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Ottani, Filippo
Lettera a Angelico Aprosio, Bologna, 29 giugno 1675
Lettera
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[La presente lettera si trovava inclusa in altra lettera, di pari data, inviata dall’Ottani a Eleonora Cavana Bava (n. XIX Bruzzone)] In calce a questa lettera l’Ottani invia all’Aprosio un sonetto che quest’ultimo gli ha richiesto per la morte di Giovan ...
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Ottani, Filippo
Lettera a Angelico Aprosio, Bologna, 1 agosto 1675
Lettera
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Ottani reputa superflui i ringraziamenti pervenutigli [per aver mandato all’Aprosio una composizione in occasione della morte del sig. Giovan Nicolò Cavana] e bensì crede che fior di poeti avranno aderito all’invito di comporre per quel triste evento. In ...
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Ottani, Filippo
Lettera a Angelico Aprosio, Bologna, 8 gennaio 1677
Lettera
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Ottani riconosce giusto che l’Aprosio si dolga di non aver da lui ricevuto lettere per lungo tempo. E si scusa di non aver mandato al suo corrispondente gli auguri per le feste di Natale e capodanno. Poi si rende disponibile a servire l’Aprosio di una ric...
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Ottani, Filippo
Lettera a Eleonora Cavana, Bologna, 29 giugno 1675
Lettera
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[In questa lettera era inclusa un’altra lettera, di pari data, inviata dall’Ottani all’Aprosio (n. XVIII Bruzzone)] Lo scrivente presenta le proprie condoglianze alla sorella dello scomparso Giovan Nicolò Cavana accennandole d’aver composto un sonetto com...
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Pachi, Eugenio
Lettera a Nicolò Franco, Teano, 16 marzo 1549
Lettera
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Eugenio Pachi scrive a Nicolò Franco. Si tratta di una missiva breve, in cui Pachi esprime la sua contentezza all'idea di rivedere Franco dopo tredici anni da quando lasciò Napoli. La notizia gli è stata data dal fratello Massimiano e lo ha reso molto fel...
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Paciotto, [Francesco]
Lettera a Ottavio Farnese, Roma, 3 febbraio 1575
Lettera
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Tutti coloro con cui ha parlato di "messer Giulio scultore [Giulio Mazzoni]", hanno espresso su di lui giudizi lusinghieri. Se ne apprezzano anche le doti "nelle cose dell'architettura", ed egli si accontenterebbe di trasferirsi [a Parma] per lo stipendio...
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Pagano, Galiotto
Lettera a Nicolò Franco, Napoli, 8 maggio 1558
Lettera
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Galiotto Pagano scrive a Nicolò Franco. Racconta che dopo essere tornato da Otranto, dove è stato ospite di Luzio Venato, ha avuto notizie di Franco e ha pensato di scrivergli. Gli dice che ha sempre avuto in animo di andare a visitarlo di persona, e per ...
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Pallavicina, Fulvia
Lettera a Ridolfo Campeggi, Cremona, 22 settembre 1602
Lettera
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Inviando cordiali saluti a Ridolfo Campeggi e alla di lui moglie [Pantasilea Campeggi], Fulvia Pallavicina, zia di Ridolfo, scrive al nipote per avere qualche informazione per conto di una figlia, che "desidera mandare doi suoi figlioli nell'academia cost...
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Pallavicino, Ferrante
Lettera a Angelico Aprosio, Venezia, 2 gennaio 1638
Lettera
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Il Pallavicino rispondendo all’ultima lettera ricevuta dall’Aprosio, evidentemente assai ossequiosa, lo ringrazia dal profondo del cuore del favori e dell’affetto riservatigli. Gli manda il suo ‘Ambasciatore [invidiato d’Alcinio Lupa’, Venezia, Tomasini, ...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Agostino Favoriti, Roma, [s. d.]
Lettera
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Elogio di un'ode di padre Giovanni Bona che ha per tema la grazia divina. Si afferma la superiorità dei cibi spirituali rispetto ai corporali e si allude ad un nuovo convito di questi cibi allestito da Pallavicino per quello stesso giorno. Pallavicino inv...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Agostino Favoriti, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Si segnala il successo dell'ode del padre Bona, il quale riprende da San Bernando non solo l'ordine e l'abito, ma anche lo spirito e lo stile, aggiungendo però anche l'eleganza che era invece manchevole nel santo (per difetto del secolo).
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Agostino Favoriti, Roma, 29 ottobre 1663
Lettera
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Lode dell'elegia di Monsignor Altemps [Pietro Altemps], vile nella materia, ma nobile nella forma; è vanto dei sommi artefici elevare una materia vile attraverso la loro opera, come nel caso della celebrazione delle castagne, ritenute il cibo del secolo d...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Agostino Favoriti, Roma, 2 novembre 1663
Lettera
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I versi dei nobili poeti rendono le comuni caldarroste più preziose delle castagne di Papa Giulio. Tra questi è da annoverare anche il destinatario della lettera. Si dà notizia del fatto che Monsignor Casanatta [Girolamo Casanate] si è aggiunto alla bosch...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Agostino Favoriti, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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La lettera accompagna il testo della traduzione in latino (fatta da Favoriti) del discorso intorno alla Tragedia dell'Ermenegildo, con alcuni segni a margine di mano del Pallavicino; la traduzione verrà poi inviata in Germania, come esempio di buona trad...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Agostino Favoriti, Roma, 26 ottobre 1664
Lettera
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L'infermità ad una gamba del Favoriti non è condizione vile se raggiunge la perfezione del metro zoppo lo scazonte) praticato dallo stesso e dal signor Alessandro Pollini; essi hanno tali grazie da rendere veritiero il mito del matrimonio tra Venere e lo ...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Agostino Favoriti, Roma, 26 ottobre 1665
Lettera
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Allusione a certi concetti accademici che è possibile esporre a partire dal poemetto del Favoriti sulla presenza di serpenti nella zona di Castelgandolfo (citazione "nec Iovis ira, nec ignis", Ovidio, Metamorfosi XV, 871). Si lodano le capacità di Favorit...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Agostino Favoriti, [Roma], 9 marzo 1666
Lettera
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Ha ricevuto due componimenti dal Favoriti, che sono stati dedicati al Pallavicino e nei quali si afferma che il Pallavicino era cordialmente affezionato a due personaggi del Collegio romano recentemente scomparsi. Le opere del Favoriti sono come un convit...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Ottavio Falconieri, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Pallavicino afferma di aver ricevuto notizia delle magnifiche feste celebrate dal Granduca di Toscana per le nozze del principe suo figlio; le grandi ricchezze, comunque, non servono ad ottenere l'eccellenza d'ingegno, che pure era tanto diffusa in Toscan...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Ridolfo Campeggi, Milano, 27 dicembre 1607
Lettera
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Sforza Pallavicino scrive al cugino Ridolfo Campeggi per ringraziarlo della cagnolina spedita alla moglie da Pantasilea, moglie del corrispondente, e ricevuta per il tramite di tal Lorenzo Malosso. Si dice grato a Campeggi anche "per la memoria che ha ten...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Ridolfo Campeggi, Milano, 6 febbraio 1607
Lettera
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Sforza Pallavicino scrive al cugino Ridolfo Campeggi per chiedergli una cagnolina: la vorrebbe piccola e carina, e supplica il corrispondente di informarlo se ne trova una; nel caso, potrebbe consegnarla a tale Malosso, latore della missiva, che la porter...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 4 giugno 1632
Lettera
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Sforza Pallavicino scrive a Virgilio Malvezzi suo zio [la sorellastra di quest’ultimo era madre del Pallavicino] informandolo di aver parlato con il cardinale Francesco Barberini per raccomandargli la di lui questione [il Malvezzi cercava appoggi che gli ...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Orvieto, 21 marzo 1634
Lettera
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Pallavicino chiede al Malvezzi di patrocinare la causa di Paganino Gaudenzii (Gaudenzio) per l’accesso alla cattedra di umanità di Bologna, già occupata dallo Scarpinello [Lodovico Scapinelli] che a suo tempo [a partire dal 1622] vi fu insediato, già allo...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Orvieto, 29 marzo 1634
Lettera
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Pallavicino, che ha letto l’opera malvezziana [‘Davide perseguitato’, 1634], ne scrive all’autore suo zio rifacendosi ad affermazioni aristoteliche [‘Etica nicomachea’] circa la minore importanza che ha, nell’uomo ‘prudens’, la scelta del fine rispetto al...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 30 dicembre 1645
Lettera
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Pallavicino scrive al Malvezzi con la consueta sovrabbondanza di lodi della persona e del talento dello zio, non disgiunte tuttavia da un sincero affetto. Forse il solo Aristotele, fra gli antichi maestri della scienza civile, è riuscito a congiungere nei...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 20 gennaio 1646
Lettera
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Avendo conosciuto le opere che il Malvezzi “ha e pone in ordine”, Pallavicino confessa di sentirsi più vicino al suo corrispondente sia per gli ammaestramenti che da quelle scaturiscono sia per l’affetto crescente che va nutrendo verso l’autore di esse. S...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, marzo 1646
Lettera
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Evidentemente richiestone dal Malvezzi, il Pallavicino dà notizie al suo corrispondente della propria attività letteraria, in particolare di due opere [che saranno rispettivamente le ‘Considerazioni sopra l’arte dello stile e del dialogo’ (Roma, eredi del...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 27 ottobre 1646
Lettera
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Gli scritti del Pallavicino tengono a veglia notturna il Malvezzi intento a leggerli. E, apprendendo ciò, il Pallavicino se ne gloria più di quanto non si sarebbe gloriato Milziade se avesse previsto che le sue imprese avrebbero tenuto insonne Temistocle ...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 24 novembre 1646
Lettera
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Pallavicino si complimenta con Malvezzi per le eccellenti interpretazioni che quest’ultimo ha dato di due luoghi aristotelici [Met. 995a; e Polit. 1281b, che sono stati oggetto di lunghe e approfondite disquisizioni nello scambio, fra i due, di diverse pa...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 15 dicembre 1646
Lettera
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Secondo una metafora fluviale spesso usata nel carteggio Pallavicino-Malvezzi, due prerogative del Nilo si attribuisce il Pallavicino: l’una di non essere superbo, l’altra di essere tutto intento alla fecondità [della produzione letteraria]. Ritiene egli ...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 16 gennaio 1647
Lettera
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Pallavicino s’augura che il Malvezzi, al quale scrive, goda di buona salute almeno per un mese, ch’è il tempo che occorre perché il Malvezzi dia alle stampe due suoi libri, due ‘Ercoli’ come li definisce il Pallavicino, [ovvero la vita di ‘Alcibiade’ e qu...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, [Roma], [1648]
Lettera
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Pallavicino si complimenta con il Malvezzi impegnato a perfezionare la sua ‘Historia [universale della Monarchia’ di Spagna] che ben a ragione, più di altre storie, può definirsi “maestra della vita”, poiché “ci addottrina delle verità universali, che son...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 13 febbraio 1649
Lettera
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Rispondendo al Malvezzi che gli ha chiesto notizia di suoi nuovi scritti, Pallavicino fa accenno al proprio ‘De Incarnatione’ [lo si trova nel quinto libro dei pallaviciniani ‘Assertionum theologicarum libri quinque’, Roma Corbelletti, 1649] e aggiunge ch...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 14 aprile 1649
Lettera
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Una lettera del Malvezzi è pervenuta al Pallavicino mentre questi si trovava a Nettuno ivi invitato dal padre [Paolo] Segneri. Perciò il Pallavicino ha indugiato a mandare al suo corrispondente quella polvere [medicinale per guarire dall’umore malinconico...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 29 dicembre 1652
Lettera
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Pallavicino reputa falso il detto che ‘poeti si nasce e oratori si diventa’. Infatti, anche oratori si nasce perché si nasce filosofi, e l’arte oratoria “è un’eccellente filosofia”. Aristotele [Rhet. I, 1, 1354a 1] “congiunse la rettorica con la dialettic...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 20 marzo 1653
Lettera
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Pallavicino riferisce al Malvezzi d’aver già eseguito l’ambasciata richiestagli da fare presso il cardinale [Juan] de Lugo il quale è intenzionato a compiacere il Malvezzi purché intervenga anche il benestare dell’arcivescovo [forse quello di Bologna: all...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 9 luglio 1653
Lettera
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Pallavicino ha provato immenso piacere del fatto che lo zio Malvezzi abbia recuperato la propria residenza [di Castel Guelfo, confiscatagli dalla Chiesa fin dal 1636]. Ha saputo della terza sentenza emessa per la causa in atto e subito ha comunicato il fe...
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Pallavicino, Sforza
Lettera a Virgilio Malvezzi, Roma, 5 novembre 1653
Lettera
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Pallavicino resta confuso dagli apprezzamenti che il Malvezzi gli ha riservato dopo la lettura di un capitolo della sua ‘Istoria del Concilio di Trento’ e concorda con il suo corrispondente su un giudizio negativo dell’“avversario” [Paolo Sarpi] definendo...
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Palmia, Ludovico
Lettera a Giovanni Battista Pico, Piacenza, 1 ottobre 1576
Lettera
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Richiamandosi a precedente comunicazione dell'auditore criminale [Gaspare Arsilli] al Pico, lo aggiorna con nuovi particolari riguardanti l'omicidio di Girolamo [Della Valle] Leoni, di cui è ora indiziato l'orefice Giulio Benelli, fratello di tale Antonio...
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Panciatichi, Orazio
Lettera a Benedetto Menzini, Firenze, 1 aprile 1704
Lettera
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Panciatichi si duole che Menzini non possa venire per quest'anno a Firenze: la sua compagnia sarebbe stata assai grata, e avrebbe volentieri approfittato della sua presenza. Sarà lieto di ricevere in ogni caso copia dell'operetta cui accenna Menzini nella...
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Paolo
Lettera a Ridolfo e Girolamo Campeggi, Cesena, 16 novembre 1601
Lettera
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[Il cognome del mittente risulta illeggibile]. Nella missiva tale Paolo, da Cesena, informa Ridolfo e Girolamo Campeggi dell'impossibilità di protrarre ulteriormente un negozio avviato da tempo.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Alessandro Colombo, Venezia, 1 marzo 1550
Lettera
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Parabosco raccomanda il portatore della lettere ad Alessandro Colombo.
Archilet
Parabosco, Girolamo
Lettera a Alessandro Colombo, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco racconta ad Alessandro Colombo un appuntamento galante. Bussò alla porta della sua donna, ma lei rifiutò di parlargli se non attraverso il buco della serratura; Parabosco riuscì allora a entrare con la forza, e si fece perdonare l'offesa con dol...
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Alessandro Lambertino, Venezia, 5 agosto 1550
Lettera
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Parabosco manda al conte Alessandro Lambertino una sua commedia [Il marinaio, Venezia, Griffio, 1550], stampata e manoscritta, e allude alle critiche ricevute. Pensa di meritare di incontrare il successo a Venezia.
Archilet
Parabosco, Girolamo
Lettera a Alessandro Lambertino, Venezia, 4 maggio 1550
Lettera
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Per il conte Alessandro Lambertini Parabosco ha trovato un bel cavallo che costa meno di 250 scudi d'oro.
Archilet
Parabosco, Girolamo
Lettera a Alessandro Lambertino, Venezia, 12 febbraio 1548
Lettera
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Parabosco risponde ad una lettera del quindici luglio. Informa il conte Lambertino di essersi sposato, e allega alla lettera il suo sonetto “Corso, ch'a corso più leggero assai” e la risposta di [Anton Giacomo] Corso, “Ne Tigre Hircano, PARABOSCO, mai”.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Andrea Calmo, Piacenza, 14 febbraio 1548
Lettera
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Allontanato da Venezia, Parabosco ricorda le scene di entusiasmo popolare che accompagnano le commedie di Andrea Calmo durante il carnevale.
Archilet
Parabosco, Girolamo
Lettera a Angela Parabosco, [s. l.], 14 luglio 1548
Lettera
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Parabosco scrive a sua zia Angela per la morte di suo marito Francesco Codogno. È sicura che la zia sappia, grazie alla sua saggezza e alla sua fede, quanto essere passato a miglior vita sia un aquisto per Francesco Codogno. Parabosco è sicuro che suo zi...
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