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Cebà, Ansaldo
Lettera a Andrea Spinola, Genova, [s. d.]
Lettera | Dichiara di aver fatto consegnare a un libraio una copia di un'edizione del 'De bello Iudaico' ['La guerra giudaica'] di Giuseppe Flavio; menziona inoltre Tucidide. Informa l'amico di aver visto un ritratto di Federico Spinola [condottiero morto combatten...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Andrea Spinola, [Genova], [s. d.]
Lettera | Allo Spinola [suo grande amico, autore di scritti filosofici e politici], che lo esorta a scrivergli che cosa sa dei critici della 'Reina Ester' e che cosa pensa delle loro obiezioni, precisa che coloro che sono esperti di arte poetica, o comunque dotati ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Antonio Olgiati, Genova, [s. d.]
Lettera | Avendo saputo da Girolamo Centurione [cfr. lettera a Girolamo Centurione con incipit "Voi havete ragione a dire"] che una copia della sua traduzione con commento dei 'Caratteri' di Teofrasto è stata ritrovata presso la Biblioteca Ambrosiana, prega Monsign...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Antonio Olgiati, Genova, [s. d.]
Lettera | Risponde a Monsignor Olgiati [segretario del cardinal Federico Borromeo] circa i rilievi di un "amico commune", che ha visto nelle sue canzoni un eccesso di chiarezza: dichiara che, a suo avviso, la poesia deve il più possibile "essere accomodata alla cap...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Antonio Olgiati, Genova, [s. d.]
Lettera | Riguardo ai rilievi di eccessiva chiarezza mossi alle sue canzoni [già affrontati in una precedente lettera all'Olgiati, con incipit "Della chiarezza delle mie Canzoni"], ricorda che Aristotele nella 'Poetica', parlando dello stile della tragedia [cfr. 14...
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Lettera | Afferma di aver letto le iscrizioni [in latino] inviategli dal corrispondente. Corregge una sua precedente interpretazione di una di queste iscrizioni. La lettera è scritta in latino.
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Carlo Grimaldi, [Genova], [s. d.]
Lettera | Risponde ad alcune obiezioni mosse da un amico del Grimaldi intorno all'applicazione della regola aristotelica dell'unità d'azione nella 'Reina Ester'. Nella sua difesa, Cebà cita Orazio e Ludovico Castelvetro, oltre ovviamente ad Aristotele. [La lettera ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Dionisio Frate, Genova, [s. d.]
Lettera | Invia un suo libro [forse l'edizione 1611 delle sue 'Rime'], pregando il frate di scusarlo dei "delicta [...] iuventutis" che essa contiene. Segue la lettera una serie di distici latini (incipit: "Quem toties rigidis fixit mea musa sagistis"). La lettera ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Eliseo Masini, Genova, [s. d.]
Lettera | Dopo aver ricercato la mediazione del Padre Giacomo Lambertengo, si rivolge ora direttamente al Padre Masini, inquisitore di Genova, pregandolo di non vietare la pubblicazione del suo commento ai 'Caratteri' di Teofrasto, e giustificando i passaggi del te...
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Lettera a Federico Borromeo, Genova, [1612]
Lettera | Si scusa per il ritardo con cui risponde alla lettera del cardinal Borromeo, ricevuta il 20 marzo. Afferma di aver inviato [a Milano] una copia di una recente edizione delle sue 'Rime' [quella pubblicata a Roma, Bartolomeo Zannetti, nel 1611], avendo sapu...
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Lettera a Federico Borromeo, Genova, 25 luglio 1612
Lettera | Parla brevemente di alcuni suoi versi in onore del cardinal Borromeo [probabilmente quelli allegati a una precedente missiva ad Antonio Olgiati, segretario del cardinale, con incipit "Della chiarezza delle mie Canzoni"], dichiarando che "chi scrive versi ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Federico Borromeo, Genova, 2 gennaio 1616
Lettera | Ringrazia per il dono di una reliquia di San Carlo Borromeo, ricevuta dopo aver inviato una lettera a Monsignor Antonio Olgiati. Si augura che il cardinale vorrà leggere il suo poema 'La reina Ester' [la cui prima edizione era uscita a Genova, nel 1615, p...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Federico Borromeo, Genova, 26 ottobre 1617
Lettera | Sollecita un giudizio del cardinale sulla sua 'Reina Ester' [la cui prima edizione era uscita a Genova, nel 1615, presso Giuseppe Pavoni], di cui racconta brevemente la genesi (in questa parte, cita scherzosamente Ariosto, 'Orlando Furioso', XXXII 17, 1);...
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Lettera a Federico Borromeo, Genova, [1620]
Lettera | Invia al cardinale l''Epitafio per la morte del Commendator fra' Gian Lanfranco' (Genova, Giuseppe Pavoni, 1619). [Poiché Lanfranco Cebà morì tra il febbraio e il marzo 1619, e poiché qui Ansaldo dichiara che è trascorso "più d'un anno" dalla sua morte, s...
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Lettera a Federico Borromeo, Genova, 16 gennaio 1621
Lettera | Invia al cardinale due copie [della sua edizione dei 'Caratteri' di Teofrasto, Genova, Giuseppe Pavoni, 1620], a lui peraltro dedicata [alcuni anni prima, era stato proprio il Borromeo a proporre a Cebà di pubblicare questo suo lavoro giovanile. La data è...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Federico Borromeo, Genova, [1621]
Lettera | Non avendo ancora ricevuto risposta alla sua precedente [cfr. lettera a Federico Borromeo del 16/1/1621, con incipit "Scorre talvolta qualch'anno"], teme che la lettera e le due copie allegate dei 'Caratteri' di Teofrasto non gli siano stati consegnati da...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Federico Borromeo, Genova, 18 maggio 1616
Lettera | Si scusa per aver saputo soltanto ieri, attraverso una lettera di Monsignor Antonio Olgiati, che già due mesi prima il cardinale gli aveva inviato in dono un ritratto di San Carlo Borromeo; questo infatti non gli era ancora stato consegnato per errore, e ...
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Lettera a Federico Borromeo, Genova, 17 giugno 1616
Lettera | Si dice certo di poter contare sull'intercessione del cardinale per ottenere la liberazione dalle sue "indisposizioni".
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Federico Borromeo, Genova, 9 giugno 1621
Lettera | Ringrazia il cardinale per avergli confermato (con una lettera del 12 maggio) di aver ricevuto la copia del suo commento ai 'Caratteri' di Teofrasto [che Cebà gli aveva inviato nel gennaio precedente: cfr. la sua lettera del 16/1/1621], e gli promette l'i...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Breve biglietto di accompagnamento all'invio dei suoi "versi" [si tratta probabilmente dell'edizione 1611 delle 'Rime' di Cebà, Roma, Bartolomeo Zannetti] in dono al destinatario, che si trova in Spagna.
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Cebà, Ansaldo
Lettera | [Autografa] Ansaldo Cebà ringrazia Francesco Madaleni Capodiferro (Francesco Maddaleno Capiferro) [segretario della Congregazione dell'Indice dal 1615] di averlo informato circa la sentenza "ch'ha dato la Sacra Congreg(atio)ne contra il mio Poema [A. Cebà...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Scrive al frate predicatore Francesco Maria Campani ringraziandolo per la stima dimostrata per i suoi libri, e per il fatto che intende usarli nelle sue prediche. Gli porta i saluti dei signori Doria [forse Marcantonio] e Pallavicino, e gli invia un sonet...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Gaspare Grimaldi, Padova, [s. d.]
Lettera | Contrappone la professione mercantile del destinatario, che lo ha portato in Spagna e che gli assicura lauti guadagni, ai suoi studi umanistici, che non gli procurano ricchezze né apprezzamento da parte dei concittadini. Ammonisce il Grimaldi a usare sagg...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giacob Sullam, Genova, 7 novembre 1620
Lettera | Nel rivolgersi al marito di Sara, che gli aveva offerto per lettera la propria amicizia, Cebà afferma di riconoscere in lui la medesima squisitezza di modi tipica della sua sposa. Anche se conscio della delicatezza dell'argomento, forse spiacevole per il ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giacomo Re, Padova, [s. d.]
Lettera | Rievoca gli anni giovanili, in cui era stato legato al Re da una grande amicizia e da una frequentazione quasi quotidiana, all'insegna della libertà e della scioperatezza. Adesso che la loro amicizia prosegue a distanza (Re si trova ad Anversa dove eserci...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giacomo Rosa, Genova, [s. d.]
Lettera | Scusandosi poiché risponde in ritardo a un'epistola, inviata il 15 novembre ma pervenutagli solo il 2 gennaio 1621, Cebà ringrazia Giacomo Rosa, noto organista, per la benevolenza che per il tramite di Sara gli ha mostrato: ammiratore della giovane donna,...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a Giacomo Rosa, Genova, [s. d.]
Lettera | Afflitto per la malattia di Sara, di cui ha avuto conferma, Cebà riscontra nella pena che avverte un'ulteriore prova dell'attaccamento da cui è avvinto a lei; ciò nonostante, poiché non ha la forza di recarsi a Venezia, prega Giacomo Rosa di far visita in...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Testimonia l'affetto filiale che prova nei confronti del destinatario. La lettera è scritta in latino [Il destinatario è indicato come "Francisco Gentili Constantini": dovrebbe pertanto trattarsi di Gian Francesco, figlio di Costantino Gentile].
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Parla al corrispondente di un certo "Valentinum" [forse un suo collaboratore], della cui fedeltà dubita [cfr. anche la lettera al Gentile con incipit "Gaudeo Valentinum mihi"]. La lettera è scritta in latino. [Il destinatario è indicato come "Francisco Ge...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Torna a parlare del "Valentinum" [menzionato nella lettera al Gentile con incipit "De Plumbi officio gaudeo rem in tuto"], confessando di essere stato troppo sospettoso nel dubitare della sua fedeltà. Si rincresce per le notizie circa la cattiva salute de...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Replica a un "amico di Roma" del Gentile che ha criticato lo stile della 'Reina Ester', ritenuto troppo artificioso e poco chiaro. Nella sua difesa Cebà cita Euripide, Demostene, Aristotele, Demetrio Falereo, Dionigi di Alicarnasso, Cicerone, Orazio. [Rig...
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Cebà, Ansaldo
Lettera a [Giannettino] [Doria], [Genova], [s. d.]
Lettera | Risponde a un suo detrattore (indicato nel testo come "incerto"), difendendo l'uso dei solecismi in poesia, già criticati da Aristotele nel terzo libro della 'Retorica', ma giustificabile alla luce della licenza poetica. La breve trattazione utilizza esem...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Mette in guardia Pinelli da un personaggio che sta cercando di entrare nelle sue grazie: si tratta di un matematico degno dei 'Caratteri' di Teofrasto, che vuol guadagnarsi la fama di avere contatti con uomini di lettere. Anche se è molesto e vanaglorioso...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | È lusingato per il fatto che la sua 'Reina Ester' [Genova, Giuseppe Pavoni, 1615] sia stata segnalata allo Strozzi, permettendogli così di farsi conoscere da un uomo tanto illustre. Gli spedirà una copia del suo dialogo sul "poema heroico" ['Il Gonzaga'] ...
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Lettera | Ringrazia per i complimenti fatti alle sue opere [la 'Reina Ester' e forse anche 'Il Gonzaga'. Come la lettera allo Strozzi con incipit "Nuova non mi potea essere", anche questa deve risalire al 1615-1621].
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Invia al fratello [membro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta] due poesie in francese, una canzonetta ("Le bon pierre de Ronsard") dedicata a Pierre de Ronsard, e un'ode ("Ie ferois tresvolontiers") per Federico Spinola [condottiero morto combattendo per g...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Invia al fratello un epigramma in latino ("Antipites vario pugnant certamine Patres") composto in occasione della condanna a morte di un "giureconsulto" [Giovanni Girolamo Rossi, ex cancelliere della Repubblica, decapitato, dopo lunghe discussioni, per av...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Consiglia al fratello come assolvere al suo ruolo di [camerlengo] del Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta [Alof de Wignacourt]. Tra le altre cose, gli ricorda di tenere a bada sia l'ira (come insegnano gli stoici e Aristotele), sia l'avidità d...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Rinuncia a una pensione che il fratello Lanfranco [membro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta] gli aveva riconosciuto, pur ringraziandolo per la sua generosità.
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Afferma che i principi sono più servi dei privati cittadini, in quanto non riescono a liberarsi dalla tirannide dell'interesse e della ragion di stato. Consiglia perciò al fratello [che era camerlengo del Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, A...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Le occupazioni della corte fanno desiderare al fratello la tranquillità degli ozi: Cebà lo rassicura, ricordandogli che, se saprà evitare le fatiche dettate dalla pura ambizione, potrà godere "la dolcezza dell'ozio" anche "nell'abbondanza dei negozi".
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Lettera | Si rivolge allo Spinola in quanto princeps dell'Accademia [degli Addormentati], offrendogli alcuni consigli su come esercitare la sua carica. La lettera è scritta in latino, [e si può congetturalemente collocare nei primissimi anni Novanta del Cinquecento...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Parla di un giuramento da pronunciare al cospetto dei Collegi [della Repubblica di Genova]; chiede al corrispondente di formularlo in modo che gli sia possibile preservare la sua lealtà verso le istituzioni, restando al tempo stesso sollevato da doveri tr...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Propone due passi tratti dai 'Salmi' biblici (117, 16, "Dextera Domini exaltavit", e 83, 3, "anima mea in atria Domini") come motto per un non meglio precisato "signor Arrigo" [cfr. anche la lettera a Giovanni Battista Doria con incipit "Il motto, che voi...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Ritiene un passo biblico ('Salmi', 83, 3, "anima mea in atria Domini") da lui precedentemente indicato [cfr. anche la lettera a Giovanni Battista Doria con incipit "Chi è più favorito da Dio"] come più idoneo ad essere adottato come motto rispetto alla pr...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | È felice che lo Spinola si trovi bene nella sua nuova dimora, cosa che lo aiuterà a svolgere al meglio il suo nuovo "officio". Nell'intestazione il destinatario è indicato col nome di "Gian Battista", e si precisa che è figlio di "Giorgio".
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Ringrazia l'amico per aver esaminato un episodio contestato di una sua opera [con ogni probabilità la 'Reina Ester'], sul quale ha chiesto consiglio anche a Marcantonio Doria. Mentre riferisce di aver risposto ai versi inviatigli da Sara Copia Sullam con ...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | È indeciso se seguire il consiglio [il cui autore non è precisato] di inserire una scena di dialogo tra Triulzo e Silandra nella sua tragedia ['La principessa Silandra', Genova, Giuseppe Pavoni, 1621]; teme però che neppure se fosse un poeta pari a Sofocl...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Chiarisce il senso di un suo scherzoso rilievo a una metafora usata dallo Spinola in una delle sue precedenti lettere [Il rilievo è nella lettera allo Spinola con incipit "Signor Giovanni Battista Spinola. Voi mi chiedete ancora", dove si parla di una non...
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Cebà, Ansaldo
Lettera | Invia allo Spinola una sua opera non ancora pubblicata per avere un parere [come si deduce dal seguito della corrispondenza con lo Spinola, dovrebbe trattarsi degli 'Esercizii academici'; la lettera sarà quindi anteriore alla pubblicazione dell'opera (Gen...
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