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Parabosco, Girolamo
Lettera a Ippolito Loglio, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco ringrazia Ippolito Loglio per gli insegnamenti impartiti nelle loro conversazioni.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Ippolito de Putti, Venezia, 18 ottobre 1550
Lettera
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Parabosco rigrazia Ippolito de' Putti per la sua protezione e per quella della duchessa [Renata di Francia], e raccomanda un tale Marsilio, portatore della lettera.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Laura Bollani, Padova, 9 gennaio 1550
Lettera
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Parabosco chiede a Laura Bollani un appoggio presso i procuratori veneziani; le chiede di salutare suo marito Antonio.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Lodovico Zanca, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco si rammarica perché Lodovico Zanca ha creduto a menzogne sparse sul suo conto.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Luigi Fasuolo, Verona, 9 giugno 1550
Lettera
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Parabosco loda la conversazione del suo corrispondente e auspica di vederlo a breve a Venezia.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Luigi Scarpello, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco protesta contro le critiche dello Scarpello alle proprie opere. Critiche che, in fine, gioveranno al Parabosco in quanto lo Scarpello è noto per il suo poco gusto. Parabosco accusa inoltre lo Scarpello di plagio nei suoi rari sonetti, e lo invit...
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Parabosco, Girolamo
Lettera a M. L. B., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco dichiara il suo amore e le sue pene a una signora.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Madonna B. D., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco chiede a Madonna B. D., che non ha accettato il suo amore, se desidera la sua morte, che sarebbe felice di offrirle.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Madonna M. M. M., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco supplica Madonna M. M. M. di accettare il suo amore.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Marcantonio Da Mula, Venezia, [s. d.]
Lettera
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Parabosco raccomanda il portatore della lettera a Marcantonio Da Mula, e lo assicura della propria riverenza.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Marco Michiel, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco ringrazia Marco Michiel per i numerosi favori concessigli e le lodi che il patrizio sparge sul suo conto.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Marin Gradenigo, Piacenza, 14 febbraio 1549
Lettera
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Parabosco loda gli infiniti favori fattigli dal suo corrispondente, a cui raccomanda il suo amico Girolamo Guadagno.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Nastagio Orologio, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco si dichiara imperdonabile per una colpa non meglio precisata.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Nastagio Polacco, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco si rallegra dei successi del suo corrispondente, cui augura un riconoscimento da parte del suo padrone, successi che saranno forse di esempio per altri incitandoli a procedere con virtù.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Nicolò Carlo, Venezia, 29 gennaio 1551
Lettera
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Parabosco loda le virtù di Nicolò Carlo e gli si raccomanda.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Nicolò Stoppia, Padova, 4 giugno 1550
Lettera
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Parabosco loda un epigramma di Niccolò Stoppia.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Orazio Vecellio, [s. l.], 8 aprile 1550
Lettera
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Parabosco si rallegra della ritrovata salute di Orazio Vecellio, e gli consiglia di riposare.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Ortensio Lando, Venezia, 5 aprile 1549
Lettera
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Parabosco cerca di consolare Ortensio Lando che non ha ottenuto un successo dovutogli: la virtù lo ama più della fortuna, in quanto i successi possono essere una minaccia per la virtù. È certo doloroso non poter, mancando la fortuna, aiutare gli amici, ma...
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Ottaviano Martinengo, Venezia, 14 luglio 1549
Lettera
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Parabosco manda al Martinengo un sonetto scritto per il parto della duchessa d'Urbino [il 20 febbraio 1549 nacque Francesco Maria II Della Rovere, figlio di Vittoria Farnese]; ha perso un altro sonetto simile. Segue il sonetto, incipit “Mentre il gran par...
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Pandolfo Rucellai, Venezia, 18 novembre 1548
Lettera
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Parabosco si duole con Pandolfo Rucellai, abate di Sansovino, e con suo fratello Annibale Rucellai, della morte del loro padre Luigi.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Pandolfo da Salerno, Venezia, [s. d.]
Lettera
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Parabosco si congratula con il suo corrispondente per i suoi successi. Lo ringrazia per un invito a trasferirsi a Roma elargito da Pandolfo da Salerno per conto di un cardinale. A Venezia frequenta Domenico Venier, Antonio Molino e l'intera accademia del ...
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Paolo Rimondo, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco invia a Paolo Rimondo la sua raccolta I Diporti, che comporta diciassette novelle, anche se spera di stamparne cento a breve.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Parrasio [Micheli], Piacenza, 1 aprile 1550
Lettera
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Parabosco loda una Lucrezia del pittore Parrasio.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Pietro Aretino, Venezia, 8 febbraio 1550
Lettera
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Parabosco ringrazia l'Aretino per averlo raccomandato al duca d'Urbino [Guidobaldo II Della Rovere].
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Pietro Aretino, [s. l.], [1550]
Lettera
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Parabosco si congratula con Pietro Aretino per la nomina a cavaliere di san Pietro [da parte del papa Giulio III, nel 1550].
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Pietro Bargeo [degli Angeli], Venezia, 4 dicembre 1550
Lettera
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Dal momento che Dio mette alla prova la vanità dei virtuosi non meraviglia che così spesso vengano giudicati da asini. Il fatto che in una materia d'elezione il corrispondente del Parabosco sia stato offeso sarà motivo di esaltazione.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Pietro Rivale, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Anche se il suo corrispondente non aveva mai aiutato il Parabosco quando richiesto, Parabosco voleva credere nella sua amicizia. Ma la notizia di parole ingiuriose proferite da questo Pietro Rivale lo spinge ad informarlo di aver perso un amico.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Renata d'Este duchessa di Ferrara, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco vuole aver bisogno della protezione della duchessa per farle sapere la devozione che le porta. Chiede una grazia non specificata per il suo amico Annibale G.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Rocco dalla Brocca, Venezia, 19 novembre 1559
Lettera
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Parabosco si rallegra della notizia del matrimonio di Rocco dalla Brocca. Riafferma la sua fedeltà al corrispondente, malgrado i dubbi di lui. Esporre le qualità del sacramento del matrimonio.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Sallustio Ruella, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco manda al suo corrispondente un esemplare di un libro di Platone arricchito delle chiose di un lettore di nobile ingegno.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Signora, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco dichiara il proprio amore a una Signora anonima, e la prega di parlargli o di autorizzarlo a scriverle attraverso una persona di fiducia.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Signora, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco ringrazia un'anonima Signora da lui amata di averlo accettato come servitore. La celebrerà con i propri scritti.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Stefano Caravaggio, Venezia, 28 novembre 1550
Lettera
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Parabosco raccomanda un suo amico a Stefano Caravaggio.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Stefano Francese, Venezia, 9 novembre 1548
Lettera
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Parabosco restituisce gli speroni che gli ha prestato Stefano Francese.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a V. D., [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco loda la ricchezza e le grazie di madonna V. D., della quale si afferma servitore fedele, e dalla quale dice di ricevere la vita.
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Parabosco, Girolamo
Lettera a Vicenzo Bidellotto, [s. l.], [s. d.]
Lettera
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Parabosco rimanda a Vicenzo Bidellotto canzoni che ha commentato su richiesta dell'interessato.
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 14 ottobre 1647
Lettera
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Avendo trovato in posta [a Piacenza] una lettera indirizzata ad Aprosio, l’ha ritirata per evitarne lo smarrimento o una lunga giacenza. Ora, non sapendo dove egli sia, la invia con questa accompagnatoria a padre [Crisanto] Solari, al quale pure scrive, c...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 27 ottobre 1647
Lettera
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Dopo averla lungamente attesa, ha ricevuto lettera di Aprosio, della cui brevità si duole. Manda [una stampa del] suo ritratto, di cui tutti dicono che dovrebbe “restar contentissimo” nonostante “qualche dissonanza dal naturale” dovuta a imperizia del dis...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 2 novembre 1647
Lettera
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Di nuovo vorrebbe che Aprosio gli scrivesse di più e più spesso. Riferisce l’intenzione espressa da Alessandro Scappi di corrispondere anch’egli con Aprosio, sebbene sinora in ciò impedito perché “a maraviglia occupatissimo in negotii fastidiosissimi”. Do...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 28 dicembre 1647
Lettera
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Si rallegra per avere finalmente ricevuto una missiva da Aprosio, scritta, mentre questi era in viaggio, in data 5 [dicembre 1647], ma “capitata solo hoggi”. Commentandone il contenuto, si compiace all’idea di “vedere presto colta e scorticata a gloria de...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 7 gennaio 1648
Lettera
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Accusa ricevuta di lettera inviatagli il 17 dicembre 1647 da Aprosio, di cui ancora una volta assai enfaticamente si professa devotissimo. Informa che Alessandro Scappi ha saputo come Aprosio abbia finalmente ricevuto la sua responsiva. Anche la lettera [...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 15 gennaio 1648
Lettera
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Una delle notti passate aveva composto versi per la 'Talpa plagiaria'; ma il mattino seguente non era più riuscito a ricordarli. Stavolta, allora, appena alzato dal letto ha subito voluto prender nota di un distico pensato nottetempo e subito lo manda ad ...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 22 gennaio 1648
Lettera
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Si duole del silenzio del proprio interlocutore, che non gli corrisponde da prima del passato capodanno. Ricorda di avergli già inviato un distico per la 'Talpa plagiaria' [con lettera del 15 gennaio 1648] e gliene manda due altri “Si fur, qui rapit, est;...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, [28 gennaio 1648]
Lettera
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[La data è congetturale solo con riguardo al mese, rimasto nella penna dello scrivente, mentre giorno e anno sono espressi con chiarezza]. Passerini informa Aprosio che, grazie a Bernardo Morando, la matrice del suo ritratto silografico è stata inviata qu...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 8 febbraio 1648
Lettera
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Ringrazia entusiasticamente Aprosio per la sua lettera dell’11 [gennaio 1648], giuntagli “col fagottino de’ libri sciolti” [contenente soprattutto copie dello 'Scudo di Rinaldo' e del 'Veratro']. Ringrazia calorosamente per lo 'Scudo' e “gli altri” volumi...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 25 febbraio 1648
Lettera
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Dall’ultima di Aprosio, del 5 [febbraio 1648], ha appreso che egli non ha ancora ricevuto le ultime sue, ove accusava ricevuta “del fagottino con i bramatissimi libri” e aveva mandato alcuni suoi distici, nonché un tetrastico per la 'Talpa plagiaria', “na...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 15 giugno 1648
Lettera
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Sia lui, sia [Alessandro Scappi] si aspettavano di ricevere dal capitolo generale della congregazione [genovese degli eremitani calzati di S. Agostino] notizia dell’elezione di Aprosio al vertice della stessa, ma dal vicario di S. Margherita [di Piacenza,...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 1 agosto 1648
Lettera
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Accennando al “gran caldo” di quei giorni, lamenta ancora una volta la mancanza di lettere da parte di Aprosio. Chiede notizie della 'Talpa plagiaria', della 'Grillaia' e degli altri lavori che crede Aprosio abbia tra le mani. Quanto a sé, si dice “più ot...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 1 ottobre 1648
Lettera
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Solo ora riesce a rispondere ad Aprosio, dopo essere stato a letto malato per tutto il mese di settembre, con febbri terzane e dolori renali che l’hanno fatto quasi dubitare della vita. Spera che il suo corrispondente possa presto terminare e la 'Talpa', ...
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Passerini, Pietro Francesco
Lettera a Angelico Aprosio, Piacenza, 5 dicembre 1648
Lettera
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Si scusa per l’eccessivo ritardo con cui risponde ad Aprosio, dovuto però sia a cattiva salute, sia alle troppe sue occupazioni. Non certo a malanimo, che il Ventimiglia gli è “venti mila volte più caro, che tutti gli altri letterati, che [egli] conosca”....
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