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Rinaldi, Cesare
Lettera a Andrea Bernardi, Bologna, 22 dicembre 1615
Lettera
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Approfitta delle feste per scrivere a Bernardi senza rischiare di sembrare presuntuoso. Si rallegra per la nascita di Cristo e gli augura cento anni di vita felice per poter vivere cento volte questa festività.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Andrea Bernardi, Bologna, 22 febbraio 1616
Lettera
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Rinaldi è lieto che la casa a lui vicina, abitata da Andrea Bernardi, sia stata promessa in affitto a [Lodovico] Scapinelli. Sono arrivati certi signori di Venezia che lodano sommamente Michele Bernardi, fratello di Andrea: Rinaldi offre i suoi servigi a ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Andrea Erba, Di Casa [Bologna], 11 febbraio 1617
Lettera
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Si complimenta con Erba per la sua promozione a rettore del collegio di Montalto, affermando che i suoi meriti sono noti a tutta la città e sono stati espressi in un libro in sua lode ['Poesie nel felice ingresso dell'illustrissimo sig. rettore il signore...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Andrea Mariani, Bologna, 9 aprile 1619
Lettera
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Rinaldi accetta di soddisfare la richiesta di Mariani, fatta con tanta modestia da non essere importuna. Riferisce di attendere notizie di un amico e assicura il buon successo del negozio.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Andrea Silvetti, Bologna, 7 gennaio 1619
Lettera
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Rinaldi perdona il silenzio di Silvetti perché sa che non si è dimenticato di lui.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Andrea Steffanini, Bologna, 13 maggio 1616
Lettera
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Quando stava per rispondere alla lettera di Steffanini, si è alzato un vento impetuoso e il cielo si è riempito di nuvole. Rinaldi ha perciò deciso di rifugiarsi "alla Villa" e la sua risposta ha tardato per questo motivo. Nel "negotio" del quale lo ha in...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Andrea Steffanini, Bologna, 26 dicembre 1619
Lettera
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Rinaldi riferisce di essere malato e ringrazia per gli auguri.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Angelo Belmesseri, Bologna, 6 gennaio 1618
Lettera
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Riferisce che l'innocente imprigionato [non nominato] è ora libero, non grazie alle sue capacità ma alla benevolenza di qualcun altro.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Angelo Michele Sacchi, Di casa [Bologna], 5 ottobre 1615
Lettera
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Una sua parente monaca gli ha scritto lodando il rimedio composto da Sacchi per preservare la vista. Ella ha mandato anche un'ampolla perché le venga procurata dell'altra "Acqua di luce": così recitava il cartellino appeso alla bottiglietta. Rinaldi ha in...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Annibale Berò, Bologna, 12 febbraio 1618
Lettera
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Rinaldi ha stabilito di impiegare i restanti giorni del carnevale per portare a termine un impegno che si era prefissato e chiede a Berò di concedergli una licenza di quindici giorni prima di potersi dedicare al lavoro da lui richiesto.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Annibale Cecchelli, Bologna, 26 maggio 1612
Lettera
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Rinaldi si schermisce dalle belle parole che Cecchelli ha usato nella sua lettera e si mette al suo servizio perché la loro amicizia sia fruttuosa.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Bellini, Bologna, 20 dicembre 1618
Lettera
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Alla lettera di Bellini, Rinaldi risponde dichiarando il suo intento di eguagliare la cortesia del suo corrispondente e inviando gli auguri per le feste.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Bonardo, Bologna, 12 aprile 1622
Lettera
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Si congratula con Bonardo per aver ricevuto dal suo principe [Vittorio Amedeo I di Savoia] il doppio titolo di consigliere e senatore.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Bruni, Bologna, 25 novembre 1618
Lettera
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Rinaldi ringrazia per le lodi ricevute da Bruni.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Costantini, Bologna, 3 settembre 1615
Lettera
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Si ritiene privilegiato dall'aver avuto notizie di Costantini e ricorda di averlo ritenuto meritevole di onore già il giorno in cui lo ha conosciuto, insieme a [Torquato] Tasso, nella casa di Giulio Segni [secondo Angelo Solerti ('Vita di Torquato Tasso',...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Costantini, Bologna, 16 settembre 1615
Lettera
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Riferisce di trovarsi in un momento di travaglio e invidia al Costantini di non aver mai avuto a che fare con "nemici interni". A conferma delle sue fortune, ricorda le recenti nozze della figlia Ottavia [Costantini] con il Conte di Quaranta: la ragazza è...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Costantini, Bologna, 29 giugno 1611
Lettera
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Rinaldi apprezza il progetto della stampa, ma non approva l'aver messo il suo nome a "sigillo" dell'opera perché al momento è lontano dalle muse [Rinaldi allude probabilmente a un'opera che Costantini progettava di dedicargli, non identificata]. Chiede ch...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Costantini, Bologna, 20 gennaio 1618
Lettera
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Ringrazia Costantini per il dono che gli ha fatto della "vera effigie" di [Torquato] Tasso [non è chiaro a cosa si riferisca, potrebbe trattarsi di un ritratto di Tasso, così come di una delle sue opere], lodando sia l'uno che l'altro.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Di Bagnolet, Bologna, 1 gennaio 1618
Lettera
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Ringrazia Bagnolet per avergli concesso i suoi favori: già una volta ha fatto visita al suo museo e spera che presto lo favorisca con i suoi comandi.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Donati, Bologna, 6 aprile 1618
Lettera
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Ringrazia Donati per le sue lettere ma gli chiede di non dichiararsi suo "suddito" perché i suoi unici sudditi sono i sensi ribelli, nemici al pari della vanagloria, figlia delle troppe lodi degli amici.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Gennari, Bologna, 25 settembre 1611
Lettera
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Riferisce di aver composto per un conoscente un sonetto, ma questi lo ha pubblicato a suo nome e se ne vanta. Ritiene però inutile chiedere ad un amico di opporsi a quell'uomo, e chiedergli ragione delle scelte poetiche rischierebbe di rovinare la bellezz...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Geri, Di Casa [Bologna], 14 settembre 1616
Lettera
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Ringrazia Geri per avergli prestato un libro, tuttavia il tempo concesso di soli sei giorni non gli è sufficiente. Chiede dunque una proroga di altri sei giorni per poter completare la lettura.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Gondi, Bologna, 15 ottobre 1611
Lettera
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Rinaldi paragona l'amicizia interessata a un arpicordo che soffre ogni cambio di stagione, e l'amicizia virtuosa alle "squille" che invece mantengono sempre inalterato il loro suono. Ribadisce la sua amicizia nei confronti di Gondi, dovesse pure egli tras...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Ridolfi, Bologna, 21 marzo 1620
Lettera
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I suoi travagli gli impediscono di scrivere qualcosa in onore delle nozze di Filippo Musotto e Giulia Ruini [di lei dà notizia Pellegrino Antonio Orlandi in 'Notizie degli scrittori bolognesi e dell'opere loro stampate e manoscritte raccolte da fr. Pelleg...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Ridolfi, Bologna, 16 luglio 1618
Lettera
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Rinaldi è adirato perché il signor Fulvio non ha risposto a tre delle sue lettere e ritiene che la causa di tale mancanza risieda nella presunzione dell'uomo. Gli manderà una quarta lettera assegnandogli un compito che lo farà rinsavire.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Savorgnano (Savorgnani o Savorgnan), Bologna, 14 aprile 1612
Lettera
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Manda a Savorgnani (Savorgnano o Savorgnan) i suoi saluti in occasione della Pasqua.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Savorgnano (Savorgnani o Savorgnan), Bologna, 19 dicembre 1612
Lettera
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Rinaldi si congratula con Savorgnani (Savorgnano o Savorgnan) per i meriti dei figli [Tristano e Urbano Savorgnani] e manda i suoi auguri per le feste natalizie.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Savorgnano (Savorgnani o Savorgnan), Bologna, 5 novembre 1611
Lettera
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Ringrazia per il dipinto di santa Dorotea donatogli da Savorgnani e professa la sua devozione a lui e ai figli [Tristano e Urbano Savorgnani (Savorgnano o Savorgnan)].
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Scapinelli, Bologna, 9 giugno 1615
Lettera
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Si complimenta per le virtù di Scapinelli: [Cesare d'Este] non poteva scegliere miglior collaboratore. La notizia di tale incarico gli è giunta dal fratello [Lodovico] Scapinelli con il quale è sempre in contatto. Accetta le scuse riguardo a suoi lunghi s...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Scapinelli, Bologna, 4 settembre 1614
Lettera
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Concorda con Scapinelli riguardo al non inviare a Bologna la "scrittura" del Piacentino [cfr. lettera del 7.9.1614, 'Io non ho parte nelle scritture di questi virtuosi, né tampoco'] per evitare che alcuni disprezzino l'opera e chi l'ha inviata. Benchè Rin...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Scapinelli, Bologna, 6 agosto 1612
Lettera
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Rinaldi si lamenta del fatto che il signor Pompeo [?] stia dissuadendo i suoi amici dal venire a Bologna, abusando della licenza che gli ha concesso. Sollecita Scapinelli a recarsi a Formigine e a ricordarsi di lui.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Scapinelli, [Bologna], 15 febbraio 1612
Lettera
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Rinaldi si dichiara molto contento del fatto che Ettore Canusio abbia trovato alloggio presso la casa di Scapinelli e del fratello [Lodovico Scapinelli]: egli è un giovane ricco di qualità e potrà trarre giovamento dalla frequentazione dei due uomini.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Antonio Scapinelli, Bologna, 31 gennaio 1620
Lettera
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Rinaldi riferisce di aver scritto a [Lodovico] Scapinelli e Giovan Battista [Scapinelli] perché sapeva di non disturbarli, mentre [Antonio Scapinelli] è molto occupato al servizio di [Cesare d'Este] e non voleva tediarlo con le sue "ciance". Gli scrive co...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Artusio Personali, Bologna, 20 luglio 1615
Lettera
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La lettera che ha ricevuto da Personali gli è sembrata malinconica e, ritenendo la malinconia un "veleno", risponde brevemente che, se tale stato d'animo è dovuto all'essere privo della conversazione dei suoi amici, deve solo portare pazienza fino al pros...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Artusio Personali, Bologna, 27 novembre 1618
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Rinaldi ringrazia Personali per la sua lettera, dichiara che Perugia è un ottimo luogo in cui studiare e ritiene che la sistemazione scelta dal padre sia molto saggia.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Artusio Personali, Bologna, 13 giugno 1617
Lettera
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Rinaldi riferisce di essere turbato e per questo impossibilitato a dedicarsi all'ozio letterario. Personali ha scherzosamente proposto di rendergli la signora Celia [Maria Malloni, detta Celia Comica Confidente] in cambio di un cavaliere: la proposta lo t...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Ascanio Fenzoni, Bologna, 26 febbraio 1618
Lettera
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Rinaldi dichiara che preferisce obbedire all'amico piuttosto che assistere alle commedie e alle giostre: chiede dunque che Fenzoni chiarisca la natura del negozio, così da non lasciarlo solo con delle congetture.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Auditor di Rota Pietro Geri, [s. l.], 20 settembre 1616
Lettera
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Prega Geri di leggere le "carte" di un suo amico e di diventare suo protettore.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Baldassare Pellegrini, Bologna, 8 gennaio 1615
Lettera
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Nella fretta di portare a termine il "negotio" per Pellegrini, ha finito per rovinare tutto. L'errore gli sarà di lezione per il futuro e spera che, per il momento, Pellegrini possa accontentarsi dell'utile che sta per ricevere.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Barone Leonardo Breiner, Bologna, 19 maggio 1620
Lettera
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Saluta Brenier da parte di Cristoforo Teufel e lo ringrazia per la lettera che gli ha scritto, dichiarandolo suo "padrone" al pari di Giovanni Federico d'Attimis. Rinaldi ha poi saputo che Brenier è in partenza per il campo imperiale [si può supporre che ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Barone d'Aspramonte Vincenzo La Farina Ventimiglia, Bologna, 29 settembre 1614
Lettera
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È rimasto sorpreso dalla lettera del barone che, pur non conoscendolo, lo loda e gli chiede consiglio. Alla sua richiesta risponde sollecitandolo a dedicarsi alla poesia. Da un solo sonetto è possibile riconoscere un buon poeta e, leggendo quello che gli ...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Barone d'Aspramonte Vincenzo La Farina Ventimiglia, Bologna, 10 giugno 1619
Lettera
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Avendo rinunciato alla poesia, Rinaldi non può rispondere ai versi del barone. Egli gli ha concesso i suoi favori già in un'altra occasione, la cui testimonianza è contenuta nel primo libro delle sue lettere ['Lettere', Venezia, Baglioni, 1617; lettera de...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Bartolomeo Barbato, Bologna, 1 marzo 1618
Lettera
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Rinaldi ringrazia per il sonetto inviato da Barbato, ma non potrà rispondere né ai suoi versi, a causa del voto che ha fatto di non comporre più poesie, né alla sua lettera perché costretto a letto da una malattia. Si scusa per la promessa che non può inf...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Bartolomeo Belloni, Bologna, 29 dicembre 1615
Lettera
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Ricambia l'affetto espresso da Belloni e gli augura "perpetua prosperità".
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Bartolomeo Belloni, Bologna, 3 febbraio 1615
Lettera
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Belloni gli ha chiesto di fare visita ad un suo amico, ma Rinaldi ha trascurato la richiesta. Sollecitato nuovamente, promette di rimediare alla dimenticanza quanto prima e di riferire l'esito dell'incontro nella prossima lettera.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Bartolomeo Belloni, Bologna, 15 febbraio 1614
Lettera
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Belloni gli ha chiesto di aiutare Marco Giorgi. È stato lieto di fare la sua conoscenza, ma egli è dovuto partire improvvisamente per Brescia. Approfitterà del tempo che non ha potuto passare con Giorgi per scrivergli spesso e per ringraziare Belloni.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Bartolomeo Belloni, Bologna, 21 gennaio 1614
Lettera
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Il ghiaccio trattiene il corriere con il dono da parte di Belloni. Non può ringraziarlo perché il pacco non è ancora arrivato, ma può dire di detestare il gelo che gli sottrae un dono gradito nel periodo del carnevale. Chiamerebbe in aiuto i venti austral...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Bartolomeo Belloni, Bologna, 4 gennaio 1614
Lettera
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Rinaldi ha fatto visita a Marco Giorgi, suo vicino di casa, come suggerito da Belloni. Con Giorgi ha discusso a lungo riguardo all'onore del comune amico, del quale loda la magnanimità e il favore che dimostra nei suoi confronti.
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Bartolomeo Belloni, Bologna, 4 dicembre 1613
Lettera
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Riferisce di aver ricevuto una visita a nome di Belloni e di averla gradita molto. Dal visitatore ha inteso che Belloni si fermerà ancora a Venezia. Dopo Pasqua prevede di recarsi a Venezia anche lui per la pubblicazione del suo volume ['Lettere', Venezia...
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Rinaldi, Cesare
Lettera a Bartolomeo Belloni, Bologna, 14 luglio 1612
Lettera
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Dopo un viaggio di quattro mesi, Belloni gli ha scritto per assicurargli che la lontananza non ha scalfito la loro amicizia. Il suo ritorno in patria ha spinto Rinaldi a riprendere a scrivergli.
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