L’obiettivo della ricerca è la realizzazione di un’edizione critica e commentata di due opere catalogiche di Antonio Cornazzano (1430 ca.-1483/1484), ovvero il "De excellentium virorum principibus" e il "De mulieribus admirandis".
Il "De excellentium virorum principibus" fu fatto confezionare dall’autore in due codici riccamente decorati, che furono offerti in dono a Borso e che riscossero l’apprezzamento del Duca e, il 10 aprile 1466, sessanta ducati d’oro e dodici braccia di velluto, inviati da Borso al poeta. L’opera occupa nella volontà autoriale due codici perché lo stesso Cornazzano compone due redazioni, una in latino, in distici elegiaci, e una in volgare in terza rima.
Il "De mulieribus admirandis" è invece stato redatto solo in volgare, in terza rima, ed è dedicato a Bianca Maria Visconti. Si tratta di un prezioso testimone dei contatti di Cornazzano con la corte milanese dopo la morte del duca di Milano, Francesco Sforza, e il proprio arrivo a Ferrara.
Il piano di lavoro prevede, oltre all’edizione critica con nota al testo e apparato critico: un’introduzione che contestualizza le opere e ne discute le questioni principali; un’analisi formale, con particolare attenzione agli aspetti metrici e linguistici; un commento puntuale, di confronto intertestuale tra le redazioni e coi modelli e la produzione coeva.