Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Testi, Fulvio
Titolo
Lettera a Camillo Molza
Data
Modena, [28 settembre 1623]
Descrizione
[L'editrice congettura la data e il luogo d'arrivo della lettera]. Testi scrive al conte Camillo Molza ironizzando sul fatto che non si è potuto recare a Mirandola per la troppa bontà dei consiglieri del Duca. In ogni caso il sovrano gli ha parlato dell'affare, comunicherà al Molza i dettagli, ma, per prudenza, non attraverso lettera. Il Testi si ritiene senz'altro più capace del resto dei cortigiani che considera solo dei fanfaroni. È quindi molto grato al conte Fabio [Scotti] per aver proposto il suo nome per tale affare. Questi sta bene e si rallegra per la guarigione del genero. Passa a fornire al conte Molza ironiche notizie su alcuni cortigiani: il conte Augusto Bellencino ha ottenuto la nomina di scalco maggiore e si atteggia a grand' uomo, [Alessandro] Riva non comprende bene il fatto ma ne parla con prudenza e a proposito e, infine, il segretario [Antonio] Scapinelli continua a stare male. Tuttavia, l'arrivo del medico [Iacopo] Cavezza fa sperare in un prossimo cambio di segreteria. Lasciando da parte gli scherzi, Testi passa a chiedere un favore al Molza: il signor Vittorio Levalori, figlio di David [Levalori], vorrebbe continuare l'incarico del padre presso il Duca [Cesare d'Este]. Prega quindi il Molza di fargli avere, per l'indomani mattina, una lettera di raccomandazione da indirizzare al cavalier Baranzone [forse Giovanni Baranzone (Baranzoni), indicato come cavaliere anche da Tassoni, maestro di camera del card. Alessandro d'Este], il quale possa, in questo modo, intercedere a sua volta presso il Duca a favore del signor Vittorio. Consapevole del fastidio che gli crea con questa richiesta, il Testi si scusa e ringrazia il conte.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=8548
Nomi
  • [Mittente] Testi, Fulvio
  • [Destinatario] Molza, Camillo

Data indicizzazione: 11 giugno 2024