Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Campi, Pietro Maria
Titolo
Lettera a Vincenzo Sgualdi
Data
Roma, 14 settembre 1630
Descrizione
Al "disgusto e danno" che prova per non essersi potuta trattare la causa di Gregorio X nel corso dell'ultima seduta della Congregazione dei Riti, perché posposta, per ordine del pontefice [Urbano VIII, Maffeo Barberini] a quella di Pedro Regalado, recentemente assegnata al cardinale ponente [Cosimo] Torres, "si aggiunse hieri il doloroso avviso che il male corrente [cioè la peste]" è entrato in casa sua a Piacenza, con la morte "d'un'altra" sua nipote, "la quale era il sostegno et reggimento di essa casa", e con "due eccessi di febbri" che hanno colpito il canonico [Pietro Gentile Campi] fratello della deceduta, mentre si teme anche per la sorte del loro padre [Gregorio Campi] e di "due altre [sorelle] zitelle [di detto canonico]" che vivono sotto lo stesso tetto, perché ormai [a Piacenza] ne muoiono due o trecento al giorno e, "dove entra il male, morendoci uno muoiono quasi per l'ordinario tutti gli altri nell'istessa casa". Sono già morti "più di quindici prebendari" del duomo [di Piacenza], molti curati delle parrocchie cittadine e anche molti religiosi in vari conventi. "Quel che è peggio, sepeliscono i morti nelle chiese e ne' cimiteri, che non vi si può entrare o passare per il gran fetore" e ne resta anche infettata l'aria. Tutto ciò lo porta a rammentare un'antica profezia del "beato Werdino abbate d'Otranto", riportata da Arnold Wion nel 'Lignum vitae, [ornamentum et decus Ecclesiae', prima ed. Venezia, Angelieri, 1595], opera che è assai probabile che Sgualdi conosca [anche perché facente parte della produzione erudita cassinese]. Ha ricevuto da Sgualdi le due bolle di Gregorio X inviate al benedettino da [S. Scolastica] di Subiaco. Ne farà menzione "nell'istoria della vita d'esso santo beato" [di cui anche in lettere del 9 giugno e 7 luglio 1629, e ancora del 9 marzo e 17 agosto 1630]. Chiede a Sgualdi di farsi mostrare dal provveditore dell'opera del duomo [di Arezzo] "la carta antica de' miracoli del glorioso pontefice" [la cosiddetta 'Tavola' dei miracoli di Gregorio X] e di osservare se ha subito interventi grafici recenti, perché il "promotore della fede" insiste affinché essa sia portata a Roma e sottoposta all'esame autoptico dei cardinali della Congregazione [dei Riti]; a Campi sarebbe perciò utile sapere in anticipo in che stato si trova e se eventualmente reca qualche segno che possa renderla "sospetta".
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=3999
Nomi
  • [Mittente] Campi, Pietro Maria
  • [Destinatario] Sgualdi, Vincenzo

Data indicizzazione: 11 giugno 2024