Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Borsieri, Girolamo
Titolo
Lettera a Guido Mazenta
Data
Como, [1610]
Descrizione
Borsieri discute con Guido Mazenta del serpente di bronzo che si trova nella Basilica di Sant'Ambrogio. Il comasco non è d'accordo col Patriarca [di Aquileia, Francesco Barbaro?], non si tratta di un simulacro di Esculapio. Riporta la credenza, a suo parere possibile, degli abitanti di Milano, i quali ritengono che il serpente sia forgiato della stessa materia di quello di Mosè [Numeri 21: 4-8]. Questa teoria sarebbe avvalorata, secondo Borsieri, da ciò che scrive Carlo Sigonio nel settimo libro del 'Regno d'Italia' ['De Regno Italiae', Venezia, Ziletti, 1574] in cui si conferma la credenza popolare e si aggiunge che il serpente giunse nella Basilica portato dall'arcivescovo Arnolfo [II da Arsago], donatogli dall'Imperatore di Costantinopoli Giovanni [I, Zimisce]. Borsieri è dell'opinione che il serpente sia una copia dato che se ne trova uno simile in Germania e inoltre non può essere simbolo di Esculapio perchè in quel caso sarebbe in verticale come è rappresentato sulle monete greche e su una medaglia dell'imperatore Severo in possesso di Terzago [Lucilio?] o attorno a un bastone. Successivamente Borsieri spiega che sul retro della moneta recapitatagli dal suo corrispondente è raffigurato Nettuno cavaliere; a lui i Romani consacrarono un tempio, come riporta "Helicarnaseo" [Dionigi di Alicarnasso, 'Storia antica di Roma']. Borsieri annuncia al Mazenta l'invio di un discorso ['Trattato sopra gli agnomi dei Liberti'; l'opera è perduta] con la preghiera di ricopiarlo e rilegarlo come si conviene nel caso in cui voglia donarlo al cardinale Mantica [Francesco]. [La copia d'autore della missiva si conserva in Como, Biblioteca Comunale, ms Sup. 3.2.43, pp. 114-115; Caramel data la lettera nella seconda metà 1610]
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=3870
Nomi
  • [Mittente] Borsieri, Girolamo
  • [Destinatario] Mazenta, Guido

Data indicizzazione: 11 giugno 2024