Scheda risorsa
- Sito web
- Archilet
- Tipo risorsa
- Lettera
- Autore
- Schoppe, Kaspar
- Titolo
- Lettera a Fulgenzio Micanzio
- Data
- Padova, 9 giugno 1636
- Descrizione
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Schoppe sostiene che al tempo di Federico I Venezia ricevette dall'imperatore immunità ed esenzioni. Nomina il doge Giovanni Dandolo, Felice Cantelori (bibliotecario della Biblioteca Vaticana) e Vincenzo Grimani (1588-1647). Accusa Cesare Baronio di aver scritto "molte cose falsissime" negli Annali, opera in cui viene attribuita al papa ogni autorità temporale, sottraendola ai principi, "la qual dottrina io tengo per maggiore e più pestilente heresia che tutte quelle che furono dette da Lutero, Calvino et altri heresiarchi e mi basta l'animo di far toccare con le mani che questa heresia ha cagionato tutti i mali che la Christianità ha patito da otto cento anni fin hoggidì". Seguono citazioni da Bernardo di Chiaravalle. Micanzio chiude la lettera distinguendo tra "Apostolato" e "Dominio" e rivendica di aver sempre difeso il primo, mai il secondo. Questo gli attirò l'odio sia dei Protestanti, sia dei Cattolici: "Io per difender l’Apostolato del papa ho scritto tanti libri, quanti forse nessun altro e fui perseguitato da’ protestanti che mi tirarono delle archibugiate e stoccate e mi lasciarno per morto. Ma Dio mi guardi che non mi metta ma a dir una parola sola in difesa del Dominato, con che mi farei maggior heretico che Lutero e Calvino [...] e spero di morir buon catolico Romano a dispetto della Corte Romana e di tutti i suoi adulatori".
- URL
- http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=3645
- Nomi
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- [Mittente] Schoppe, Kaspar
- [Destinatario] Micanzio, Fulgenzio
Data indicizzazione: 11 giugno 2024