Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Dovizi, detto il Bibbiena, Bernardo
Titolo
Lettera a Piero de' Medici
Data
Napoli, 17 febbraio 1494
Descrizione
Bibbiena notifica le reazioni del "Signor re" [Alfonso II, re di Napoli] alla lettura di una missiva di Piero de’ Medici aperta in presenza di "don Federigo" [Federico d’Aragona, secondogenito di Ferdinando I], Giovanni Pontano e "Giannello" [de’ Conti]. Il re commenta le preoccupazioni di Piero circa la questione francese [Carlo VIII aveva licenziato gli ambasciatori fiorentini], confermando tuttavia la fiducia nell’alleanza tra le forze napoletane e quelle fiorentine. Per comprendere le vere intenzioni dei Veneziani il re ha inviato l’"abate Roggio". È stato invece incaricato di trattare col "Signor Ludovico" [Ludovico Sforza, il Moro] Ferrando Gennaro, ma Alfonso ricorda che in passato si sono rivelati vani i tentativi di persuaderlo con le ambascerie di Camillo Pandoni e Marino Brancacci. Non fidandosi né della natura volubile del papa [Alessandro VI] né di "Ascanio" [il cardinale Ascanio Sforza], il re rifiuta di concedere lo "stato" richiesto al "duca di Candia" [Giovanni Borgia, per cui Alessandro VI aveva richiesto a Alfonso II un territorio all’interno del Regno di Napoli]. Il territorio di Squillace era stato concesso a un figlio del papa [Goffredo Borgia] solo perché questi aveva sposato una figlia di Alfonso II [Sancia d’Aragona]. Verranno in ogni caso inviati presso il papa 4 ambasciatori per sondare le sue reali intenzioni di siglare un accordo: la pratica verrà affidata a "monsignor di Napoli" [Oliviero Carafa] e a "Antonio di Alexandro". Bibbiena racconta di aver discusso con Giovanni Pontano e con Alfonso II, non ancora persuasi della reale pericolosità della minaccia francese. Alle loro certezze Bibbiena ha opposto i pericoli derivanti dall'ambiguità del "S. Ludovico" [Ludovico Sforza, il Moro], di Venezia e del papa che all'occorrenza potranno decidere di non ostacolare l’impresa di Carlo VIII. Il re ha risposto che farà tutto il possibile per fermare il nemico, conscio del fatto che, se verrà rovesciato, prima di lui cadranno tutti gli altri signori italiani. Bibbiena gira a Piero de’ Medici le doglianze di "Ser Antonio" [Antonio Guidotti da Colle] da Roma. In conclusione Bibbiena comunica di non poter dire nulla sui tempi del suo ritorno, dal momento che il re vuole che si trattenga ancora. Piero riceverà le medesime notizie inviategli da Bibbiena anche da parte di "messer Marino" [Tomacello]. La lettera è datata al 1493, more fiorentino.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=2912
Nomi
  • [Mittente] Dovizi, detto il Bibbiena, Bernardo
  • [Destinatario] de' Medici, Piero

Data indicizzazione: 11 giugno 2024