Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
[Savorgnan], [Maria]
Titolo
Lettera a [Pietro] [Bembo]
Data
[Ferrara], [20 maggio 1501]
Descrizione
Maria Savorgnan scrive a Pietro Bembo [suo amante e amico della famiglia del defunto marito, Giacomo Savorgnan, il cui testamento vincola la vedova alla castità, pena la perdita della tutela dei figli, e assegna al fratello Tristano Savorgnan l'esecuzione di tale disposizione] di aver ricevuto alcune sue lettere e di esserne rimasta molto turbata [Farnetti p. 128 ipotizza che la Savorgnan si riferisca a una lettera di Bembo dell'8 maggio 1500, in Carteggio, p. 131, num. 75]. Dice che gli invierà una risposta tramite una domestica, Malgherita, che lo raggiungerà [a Venezia] con le servitrici di Ercole [Strozzi, letterato ferrarese, complice dello scambio tra Pietro e Maria, e successivamente di quello tra Lucrezia Borgia e Francesco II Gonzaga, Farnetti p. 111]. Lo prega di inviarle due once d'oro, come ha già fatto in passato. Menziona infine un pegno del quale avevano parlato durante una recente visita [di Bembo] a Ferrara [testimoniata anche dalle lettere di Maria Savorgnan del 18 marzo 1501, 'Se mai fui vostra', p. 100, num. 68, incipit "Mandate el leuto picciolo, el più picciolo, e tutti e retratti", e del 29 marzo 1501, ivi, p. 100, incipit "A voi me aricomando asai", sul cui verso Bembo annota: "Ferrarie cum essem"]. La lettera fa parte del carteggio intercorso tra Maria e Pietro tra il 1501 e il 1502, un carteggio d'amore clandestino, nel quale sono confluite anche: alcune lettere scritte da Maria a Pietro in veste non di amante, ma di componente della famiglia Savorgnan (Se mai fui vostra, p. 100, num. 68, incipit " Mandate el leuto picciolo, e più picciolo, e tutti e retrati"; p. 102, num. 73, incipit "Se non vi scrivo, magnifico misèr Piero, è perché aspeto"; p. 103, num. 74, incipit "Non vi meravigliate se come seria el desiderio mio non vi scrivo"; p. 104, num. 76, incipit "Magnifico misèr Piero, ho inteso quanto mi dite circa el fato"); alcune scritte da Maria insieme a un co-mittente (ivi, p. 100, num. 68, incipit " Mandate el leuto picciolo, e più picciolo, e tutti e retrati"; pp. 101-102 num. 71, incipit "Mangifico misèr Pero, my ricreso a scriver la vostra m"); una scritta da lei alla madre adottiva e presumibilmente recapitata da Bembo (ivi, pp. 100-101, num. 70, incipit "Madona charissima, sapiate che tuti siamo sani, e certo desidero di vedervi tute"). Bembo conservò le lettere autografe della sua interlocutrice, e qualche tempo dopo la conclusione del carteggio, separatele dalle proprie missive, le riordinò cronologicamente, assegnando a ciascuna un numero progressivo e segnando sistematicamente le date di ricezione, sporadicamente i luoghi di partenza e di arrivo (questi ultimi nei mesi in cui i due amanti non si trovavano entrambi a Venezia). L'identificazione di Maria Savorgnan come mittente (co-mittente nei casi appena specificati) delle lettere riunite da Bembo è resa possibile dalla firma da lei apposta per esteso alla lettera del 26 settembre 1501 (Se mai fui vostra, p. 104, incipit "Magnifico misèr Piero, ho inteso quanto mi dite circha el fato de Iacomo"); quella di Pietro Bembo come destinatario della quasi totalità delle lettere del carteggio, oltre che dall'indicazione del suo nome e cognome nella stessa lettera del 26 settembre nelle due appena menzionate del 7 e del 24 giugno 1501, anche dalle annotazioni presenti sugli autografi della Savorgnan riconducibili alla sua mano (Dionisotti, pp. X, XIX). Il luogo di partenza non è segnato dalla mittente, ma dal destinatario, che sul verso della carta annota: "Ex Ferr.". Il luogo di arrivo è presumibilimente Venezia, residenza abituale di Bembo nel 1501, come confermato anche dalle lettere di Maria posizionate dallo stesso Bembo immediatamente prima di questa, che lo collocano a Venezia (Se mai fui vostra, pp. 100-101, num. 70, incipit "Madona charisima, sapiate che tuti siamo sani, e certo desidero di vedervi tute"; ivi, pp. 101-102, num. 71, incipit "Mangifico misèr Pero, my ricreso a scriver la vostra m."). La data (sul verso della carta: "20 Maij MDI") non è segnata dalla mittente ma ricostruita dal destinatario, probabilmente a distanza di tempo (Dionisotti, p. XXXIV): si riferisce dunque alla ricezione, non all'invio della missiva, che, data la distanza tra Ferrara e Venezia, sarà stato effettuato alcuni giorni prima. La lettera è contrassegnata da Pietro Bembo con il numero "LXXXV", segnato sul verso della carta.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=17308
Nomi
  • [Mittente] [Savorgnan], [Maria]
  • [Destinatario] [Bembo], [Pietro]

Data indicizzazione: 11 giugno 2024