Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
[Savorgnan], [Maria]
Titolo
Lettera a [Pietro] [Bembo]
Data
[Venezia], 27 settembre 1500
Descrizione
Maria Savorgnan scrive a Pietro Bembo [suo amante e amico della famiglia del defunto marito, Giacomo Savorgnan, le cui disposizioni testamentarie vincolano la vedova alla castità, pena la perdita della tutela dei figli] che certe sue lettere in cui parla "di tradimenti" la hanno fatta arrossire, al punto che mentre le leggeva le sembrava si essere "ne la casa di Vlchano". Siccome "la Dandola" [una casa usata da Savorgnan e Bembo come ricetto amoroso] è rimasta vuota, Maria scrive che cercherà di convincere "Misèr" [Tristano Savorgnan, fratello del defunto marito di Maria e da lei temutissima autorità (Se mai fui vostra, p. 114)] a comprarla. Maria critica poi un verso del Bembo che lui si ostina a non cambiare: tale verso è il n. 10 del madrigale "Se lo stil non s'accorda col desio": "e col primo penser un altro giostra", plasmato su RVF LXVIII, 5: "Ma con questo pensier un altro giostra" (Se mai fui vostra, p. 121). Maria scrive poi che farà eventualmente sapere a Pietro se nei giorni successivi riuscirà a recarsi alla sopracitata casa, e che in tal caso gli suggerirà un segno che gli permetterla di distinguerla fra gli altri. Maria allude infine alla propria intenzione di farsi fare un nuovo ritratto. La critica mossa da Savorgnan a Bembo è frequentemente citata come indicativa della sua cultura letteraria (Se mai fui vostra, p. 121). La data (sul verso della carta: "27 Sep. MD") non è segnata dalla mittente, ma ricostruita dal destinatario, probabilmente a distanza di tempo (Carteggio, p. XXXIV): si riferisce dunque alla ricezione, non all'invio della missiva, ma trovandosi mittente e destinatario entrambi a Venezia, si può desumere che invio e ricezione siano avvenuti nel medesimo giorno. Inoltre, Dionisotti nota come nell'indicazione della data nell'autografo Bembo scrive "27 Settembre" dopo aver depennato un precedente "28" (Carteggio, p. 149). Il numero progressivo segnato da Bembo sul verso della carta è il "LXI". Per una descrizione della corrispondenza e delucidazioni in merito ai personaggi coinvolti, si vedano Carteggio pp. VII-XXXIV e Se mai fui vostra, pp. 6-51. Alla "Dandola" si fa riferimento anche nella lettera datata 20 Agosto "Misèr Tristano ha mandato per me" (Se mai fui vostra, pp. 87-88, n. 38); ed è espressamente menzionata nella lettera datata 25 Agosto "Dimane andrete a Cha' Dandolo alla chavana" (Se mai fui vostra, p. 41, n. 41). Come nota Farnetti (Se mai fui vostra, p. 121), il fatto che Maria Savorgnan meditasse di farla acquistare da messer Tristano è confermato dalla lettera di Bembo datata 27 Settembre "Non potei rispondere oggi alla vostra dolce lettera" (Carteggio, pp. 105-106, n. 59), ove Bembo scrive "Della Dandola, non fia da qui innanzi giorno, che io più volte a diletto lunga pezza non la miri così vota. Pensate quello che io farei, se il mio sole vi soggiornasse."
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=17291
Nomi
  • [Mittente] [Savorgnan], [Maria]
  • [Destinatario] [Bembo], [Pietro]

Data indicizzazione: 11 giugno 2024