Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
[Savorgnan], [Maria]
Titolo
Lettera a [Pietro] [Bembo]
Data
[Venezia], 20 settembre 1500
Descrizione
Maria Savorgnan rimprovera Pietro Bembo [suo amante e amico della famiglia del defunto marito, Giacomo Savorgnan, le cui disposizioni testamentarie vincolano la vedova alla castità, pena la perdita della tutela dei figli] che tende a non rispettare i piani di azione stabiliti da lei. Maria Savorgnan lo esorta allora ad attuare prestamente quanto lei gli dice, dal momento che lei conosce quello che occorre fare meglio di lui. Maria gli scrive poi di non andare da lei il giorno stesso, ma solo due giorni dopo aver parlato con B. [Bernardino Sbrojavacca da Udine, designato guardiano della castità della vedova Maria da Tristano, fratello del defunto marito Giacomo Savorgnan], onde dare l'impressione di non tenere molto a visitarla. La sezione successiva della lettera è incentrata sulle figure complici della relazione fra i due amanti: Maria dice che Marco [un non meglio identificabile complice dell'amore fra Savorgnan e Bembo, che doveva abitare vicino a Savorgnan (Carteggio, p. 145)], non si sta comportanto bene, dal momento che continua a chiamare mentre ci sono persone in camera di lei, che così possono concepire sospetti e parlare. Maria scrive poi che qualora Pietro mandasse da lei C. [Cola Bruno, famiglio e amico di Pietro] dopo le ore sedici può usare il pretesto di riprendere "il libro", cioè Gli Asolani (Carteggio, p. 149), e parlare con Do. [Donata, ancella e confidente di Maria] e Marco. Maria scrive infine che "Misèr Carlo [Carlo Bembo, fratello di Pietro]" sarà presto a Venezia. Come afferma Dionisotti, "risulta chiaro da altre lettere che la Savorgnan aveva con lui [Carlo Bembo] relazioni di amicizia precedenti e indipendenti, e che era stato lui complice dell'incontro e dell'amore con Pietro" (Carteggio, pp. 139-140). La data (sul verso della carta: "20 Sep. MD") non è segnata dalla mittente, ma ricostruita dal destinatario, probabilmente a distanza di tempo (Carteggio, p. XXXIV): si riferisce dunque alla ricezione, non all'invio della missiva, ma trovandosi mittente e destinatario entrambi a Venezia, si può desumere che invio e ricezione siano avvenuti nel medesimo giorno. Il numero progressivo segnato da Bembo sul verso della carta è il "LIX". Per una descrizione della corrispondenza e delucidazioni in merito ai personaggi coinvolti, si vedano Carteggio pp. VII-XXXIV e Se mai fui vostra, pp. 6-51. Per il rimprovero iniziale si veda la lettera di Bembo datata 14 Marzo 1500: "Cola non v'ho mandato questi dì" (Carteggio, pp. 50-52, n. 7), ove emerge come Pietro Bembo abbia disatteso gli accordi presi provocando il mancato scambio di messaggi (Se mai fui vostra, p. 121).
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=17289
Nomi
  • [Mittente] [Savorgnan], [Maria]
  • [Destinatario] [Bembo], [Pietro]

Data indicizzazione: 11 giugno 2024