Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
[Savorgnan], [Maria]
Titolo
Lettera a [Pietro] [Bembo]
Data
[Venezia], 18 settembre 1500
Descrizione
Maria Savorgnan scrive a Pietro Bembo [suo amante e amico della famiglia del defunto marito, Giacomo Savorgnan, le cui disposizioni testamentarie vincolano la vedova alla castità, pena la perdita della tutela dei figli], esordendo con un non del tutto chiaro riferimento a "Cosmo" [figura non bene identificata]. Maria scrive poi di non aver potuto mandare a Pietro nei giorni precedenti Francesco [il fanciullo da lei usato come messaggero], dal momento che è stato morso da un cane. Francesco è ora però disposto a fare da ambasciatore fra i due, a patto che non venga scoperto. Maria comunica poi a Pietro di non venire la sera stessa, dal momento che lei non potrebbe parlare con lui, e gli fa sapere che otto giorni prima (il 10 Settembre) gli ha mandato Francesco, che però non è riuscito a rintracciarlo. La gita al Lido ("Lio"), inizialmente prevista per il 9 Settembre e poi rinviata per maltempo, era stata infatti effettuata il 10 (Carteggio, p. 149), ma non avendo rintracciato Pietro Maria è stata costretta a passarvi la giornata da sola "com poco apiacer". Maria esorta poi Pietro a rintracciare B. [Bernardino Sbrojavacca da Udine, designato guardiano della castità della vedova Maria da Tristano, fratello del defunto marito Giacomo Savorgnan] fingendo di voler prendere congedo da Maria prima di una sua partenza da Venezia. Esorta poi Pietro a non comunicare a Bernardino di aver cambiato casa. Scrive infine di aver mandato Marco due volte il giorno precedente, senza che lui sia riuscito a trovare Pietro. Il fatto che non si sia lasciato vedere nei giorni precedenti è rimproverato con aspra ironia nella lettera, e nel finale Maria si dice crucciata con lui. La data (sul verso della carta: "18 Sep. MD") non è segnata dalla mittente, ma ricostruita dal destinatario, probabilmente a distanza di tempo (Carteggio, p. XXXIV): si riferisce dunque alla ricezione, non all'invio della missiva, ma trovandosi mittente e destinatario entrambi a Venezia, si può desumere che invio e ricezione siano avvenuti nel medesimo giorno. Il numero progressivo segnato da Bembo sul verso della carta è il "LVIII". Per una descrizione della corrispondenza e delucidazioni in merito ai personaggi coinvolti, si vedano Carteggio pp. VII-XXXIV e Se mai fui vostra, pp. 6-51. Bembo risponde a questa lettera con la lettera datata 25 Giugno 1500 "Molte offese ho io avute dalla mia dura sorte" (Carteggio, p. 68, n. 32). Alle "faccende" di Cosmo si allude anche nella lettera di Bembo datata 25 Marzo 1500 "Se io non ho portata la penitenzia del mio peccato" (Carteggio, p. 54, n. 10). La gita al Lido è menzionata anche nella lettera di Savorgnan datata 9 Settembre "Son forzata ogi di andar a Lio" (Se mai fui vostra, p. 93, n. 50). Bembo fa riferimento al proprio trasloco anche nella lettera del 14 Marzo "Cola non v'ho mandato questi dì" (Carteggio, pp. 50-51, n. 7).
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=17288
Nomi
  • [Mittente] [Savorgnan], [Maria]
  • [Destinatario] [Bembo], [Pietro]

Data indicizzazione: 11 giugno 2024