Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
[Savorgnan], [Maria]
Titolo
Lettera a [Pietro] [Bembo]
Data
[Venezia], [24 agosto 1500]
Descrizione
Maria Savorgnan scrive a Pietro Bembo [suo amante e amico della famiglia del defunto marito, Giacomo Savorgnan, le cui disposizioni testamentarie vincolano la vedova alla castità, pena la perdita della tutela dei figli] che per il momento non intende rispondere ad alcune sue lettere, ma gli fa sapere che le ripercorre con grande coinvolgimento emotivo. Gli rimprovera poi di averle chiesto di rivedere ed emendare i suoi versi, compito troppo arduo [per questo aspetto, Se mai fui vostra, p. 116 rimanda alla lettera di Bembo del 12 ottobre 1500, Carteggio, pp. 115-116, num. 62, nella quale egli le chiede effettivamente di rivedere una stanza di canzone, "Occhi miei lassi, omai ch'altrove è volto", e specifica che la stanza è la num. XI delle rime rifiutate, in Pietro Bembo, 'Prose della volgar lingua, Asolani, Rime', a cura di Carlo Dionisotti, Torino, TEA, 1989]. Dice poi di pensare continuamente a lui, e si chiede come regolarsi e da chi cercare consiglio [con due interrogative, "Che debo far di me? Chi mi consiglia?" che riprendono RVF CCLXVIII 1, Se mai fui vostra, p. 117]. Annuncia grandi novità, che spera di potergli comunicare a breve, in un prossimo incontro, il mercoledì successivo, presso le due torri [Ca' Dandolo, dimora signorile presso la Giudecca, che ospitava gli incontri dei due amanti, Se mai fui vostra, pp. 116-117]. Approva l'acquisto di una casa fatto da lui, consigliandogli però di non divulgare la notizia, per prudenza [di questo acquisto parla lo stesso Bembo nella lettera del 18 agosto 1500, Carteggio, p. 92, num. 50; Se mai fui vostra, p. 117]. Lo prega di aver riguardo alla salute, se non per sé, almeno per lei, che sarebbe certo colpita da un dolore esiziale qualora lui dovesse morire prima di lei [la formulazione di Maria "ché se di voi altro fose, che prima di me sia, seria tronchato il filo dil mio stame" allude a RVF CCXCVI, Se mai fui vostra, p. 117]. Conclude prevedendo che le sue preoccupazioni riguardo ai sogni premonitori lo faranno sorridere, e chiedendogli di tenerle comunque in considerazione [Bembo torna sul valore dei sogni in una lettera del 1 novembre 1500, Carteggio, p. 118, num. 50, Se mai fui vostra, p. 117]. I luoghi di partenza e di arrivo non sono indicati, ma si deducono agevolmente dal fatto che entrambi gli amanti si trovano a Venezia. La data (sul verso della carta: "24 Aug. MD") non è segnata dalla mittente, ma ricostruita dal destinatario, probabilmente a distanza di tempo (Carteggio, p. XXXIV): si riferisce dunque alla ricezione, non all'invio della missiva, ma trovandosi mittente e destinatario entrambi a Venezia, si può desumere che invio e ricezione siano avvenuti nel medesimo giorno. Il numero progressivo segnato da Bembo sul verso della carta è il "XXXXIV". Per una descrizione della corrispondenza e delucidazioni in merito ai personaggi coinvolti, si vedano Carteggio pp. VII-XXXIV e Se mai fui vostra, pp. 6-51.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=17276
Nomi
  • [Mittente] [Savorgnan], [Maria]
  • [Destinatario] [Bembo], [Pietro]

Data indicizzazione: 11 giugno 2024