Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Querini (Quirini), Marcantonio (Sebastiano)
Titolo
Lettera a Vincenzo (Vicenzo) Gramigna (Gramigni)
Data
Napoli, [s. d.]
Descrizione
Marcantonio Querini scrive a Vincenzo (Vicenzo) Gramigna (Gramigni) [letterato, 1580-1627], ricordando i patti concordati tra di loro, in particolare il fatto che [Gramigna] non deve "provocar' a discorsi" troppo spesso. Ora, però, [Querini] aggiunge un "nuovo punto": non può essere costretto a trattare un argomento che non conosce. Quindi si scusa per il fatto che non soddisferà le aspettative [di Gramigna], ma prova comunque a dare il suo parere. Se i "Leggisti" [giuristi] chiamano "Religione" l'amore verso Dio, "Pietà" l'amore del padre verso il figlio o del figlio verso il padre, "Ossequio" il senso del dovere del servo verso il padrone e "Ufficio" l'affetto tra amici, Querini non sa dire se l'"Ossequio" sia da anteporre all'"Ufficio", se, cioè, il dovere verso il padrone imponga obblighi maggiori rispetto all'affetto tra gli amici. Non sa dire, infatti, se l'amicizia, che è "amore volontario", sia da subordinare alla servitù, che è "effetto di debito". Dovendo, però, dare un suo parere, afferma che l'"Ufficio" non può essere considerato propriamente un debito e un amico non può essere considerato debitore di un altro "ex vi officij" [per la forza del dovere], se non impropriamente. Dunque, se il debitore non contrae un debito volontariamente, allora l'"Ossequio" obbliga più dell'"Ufficio". Spera che Gramigna consideri questa risposta sufficiente e che, in futuro, non gli chieda più di discorrere di argomenti che sono al si sopra delle sue capacità. [Nella "Tavola delle lettere che si contengono in questo libro" a inizio volume, la lettera è posta sotto il capo di "Discorrere"].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=16060
Nomi
  • [Mittente] Querini (Quirini), Marcantonio (Sebastiano)
  • [Destinatario] Gramigna (Gramigni), Vincenzo (Vicenzo)

Data indicizzazione: 11 giugno 2024