Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Caro, Annibale
Titolo
Lettera a Luigi Alamanni
Data
Roma, 23 agosto 1541
Descrizione
Morto Giovanni Guidiccioni, Annibal Caro scrive a Luigi Alamanni con la speranza di poterlo raggiungere in Francia presso la corte del re Francesco I [Francesco D'Orléans], desiderio di cui doveva essere già stato informato dalla corrispondenza del cardinale Niccolò Gaddi. Annibal Caro poi mette al corrente l'amico della sua intenzione, una volta raggiunto un accordo con Giovanni Gaddi, di inviare doni al re di Francia [Francesco I d'Orléans], tra cui si contano anticaglie e libri rari custoditi nella biblioteca romana del Gaddi [Giovanni Gaddi] e di Ludovico Fabro [Ludovico Fabbri da Fano], per potersene guadagnare il favore. Certo di ricevere un consiglio da Luigi Alamanni e da Benvenuto Cellini, che si trovava allora in Francia, Annibal Caro conclude la sua lettera, allegando tre suoi sonetti in memoria di Giovanni Guidiccioni ['Caro Guidiccion, tu se' morto?'; 'Questo al buon Guidiccion solenne e sacro'; 'La pietà vostra, Anton mio caro'] e uno di mano di Antonio Allegretti ['Caro, il più empio e velenoso strale'], e inviando i suoi saluti ai figli di Luigi Alamanni, Niccolò e Battista Alamanni.
[La missiva si trova nel codice apografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, cc. 117v-118v, che tràdita il libro di lettere fatto allestire da Annibal Caro; è edita per la prima volta in 'Lettere CXXVI del Commendatore Annibal Caro' raccolte da Giulio Bernardino Tomitano Opitergino ed ora per la prima volta pubblicate, Venezia, 1791, vol. II, pp. 21-23].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=15927
Nomi
  • [Mittente] Caro, Annibale
  • [Destinatario] Alamanni, Luigi

Data indicizzazione: 11 giugno 2024