Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Manfredi, Muzio
Titolo
Lettera a Corinzia Bracceschi (Braceschi)
Data
Nansì [Nancy, Francia], 21 novembre 1591
Descrizione
Muzio Manfredi scrive a Corinzia Bracceschi (Braceschi) [sua musa ispiratrice durante il suo soggiorno a Parma (Lucia Denarosi, 'L'accademia degli Innominati di Parma: teorie letterarie e progetti di scrittura (1574-1608)', Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2003, p. 140), periodo nel quale fu membro dell'Accademia degli Innominati di Parma; alla Bracceschi fu interamente dedicata dal Manfredi la sua collezione di rime: Muzio Manfredi, 'Sogno amoroso di Mutio Manfredi il Fermo Academico innominato, invaghito, & olimpico. Al sereniss. duca di Mantova, e di Monferrato, & c. dedicato [...]', Milano, Pacifico Pontio, 1596; ma anche altre composizioni in altre opere, come 'Cento donne cantate da Mutio Manfredi il Fermo Academico Innominato di Parma. Al serenissimo principe di Mantova', Parma, Erasmo Viotti, 1580; e ancora 'Madrigali di Mutio Manfredi il Fermo Academico Olimpico &c. Sopra molti soggetti stravaganti composti, né men di tre, né più di cinquanta sono per ciascun soggetto [...]', Venezia, Meglietti, 1605; e 'Cento madrigali di Mutio Manfredi, il Fermo Academico Innominato, Invaghito, e di Ferrara [...] Con gli argomenti del medesimo a ciascun madrigale, per esser tutti di straordinari soggetti', Mantova, Francesco Osanna, 1587] avvisandola che suo marito Virgilio [Bracceschi, cui il Manfredi scrive nella lettera con incipit: "Ho scritto alla Signora Corinthia quanto mi havete lasciato da farle intendere"] prima di andare in Fiandra [congetturalmente a Bruxelles, visto il luogo di spedizione della lettera a Virgilio], è passato [da Nancy in Francia, dove il Manfredi soggiornò dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena] e si è fermato circa quattro giorni per riposarsi. Quindi, le racconta che egli ogni giorno ha sempre fatto visita a Ippolita [Benigni Della Penna, moglie di Muzio, e musicista e dama di Dorotea di Lorena] ma senza mai volerla baciare: forse affinché il Manfredi, al suo ritorno in Italia [che avvenne nel settembre 1596], non baci a sua volta Corinzia. Inoltre, Virgilio l'ha pregato affinché la avvisi che lui e il loro figlio Alessandro [Bracceschi] stanno bene e che viaggiano "lietamente": così Muzio fa, e chiede notizie alla sua destinataria; se esse fossero date tramite lettere scritte direttamente da lei, sarebbe per lui cosa tanto apprezzata dal momento che lei non gli ha mai concesso tanto: tuttavia, considerandosi suo servitore per tanti altri motivi, il gesto non aumenterebbe di molto "né l'obbligo, né l'affetto". [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=15841
Nomi
  • [Mittente] Manfredi, Muzio
  • [Destinatario] Bracceschi (Braceschi), Corinzia

Data indicizzazione: 11 giugno 2024