Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Manfredi, Muzio
Titolo
Lettera a Francesco Patrizio (Patrizi)
Data
Nansì [Nancy, Francia], 8 novembre 1591
Descrizione
Muzio Manfredi scrive a Francesco Patrizio (Patrizi) affermando di avergli già scritto all'inzio di quell'anno [quindi, nel gennaio 1591] avvertendolo di aver composto la 'Semiramis boscareccia' (Muzio Manfredi, 'La Semiramis boscareccia di Mutio Manfredi [...]', Bergamo, Ventura, 1593) e di aver realizzato in modo nuovo una favola pastorale (Muzio Manfredi, 'Il contrasto amoroso pastorale. Di Mutio Manfredi, il Fermo Academico Invaghito, &c. Alla illustriss. & eccellentissima Principessa di Molfetta dedicata', Venezia, Giacomo Anton. Somascho, 1602). Ora ha "fatto il poema" [allusione poco chiara] e si dice impegnato a "rispondere ad alcune opposizioni" di Angelo Ingegneri [membro della stessa accademia del Manfredi, l'Accademia degli Innominati di Parma; conosciuto come "l'Innestato" o "il Negletto" (Lucia Denarosi, 'L'accademia degli Innominati di Parma: teorie letterarie e progetti di scrittura (1574-1608)', Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2003, p. 405)] contro la sua tragedia (Muzio Manfredi, 'La Semiramis tragedia [...]', Bergamo, Ventura, 1593) [le critiche dell'Ingegneri a cui il Manfredi si riferisce sono da collocarsi nella vicenda dell'inaugurazione del 1585 del Teatro Olimpico di Vicenza: per tale occasione alcuni scrutinatori, tra cui l'Ingegneri, furono incaricati di scegliere l'opera da rappresentare; tra le tragedie candidate anche la 'Semiramis' del Manfredi. Le obiezioni dell'Ingegneri rimasero segrete e solo nel 1588 il Manfredi ne venne a conoscenza, iniziando a considerare il compagno accademico al pari di un traditore. Per maggiori informazioni sulla vicenda dell'Ingegneri, si rimanda a tutte le lettere che trattano della questione. All'Ingegneri con incipit: "Già quasi tre anni, trovandomi in Vicenza, mi capitarono alle mani"; a Livio Pagello: "Poiché Vostra Signoria che sà molto, non ha mai voluto"; a Vincenzo Giusti: "L'opere di Vostra Signoria e la medesima fortuna che ella"; a Erasmo di Valvasone: "Delle lettere, che homai due anni sono, scrissi a Vostra Signoria"; a Girolamo Buso: "Essendo io ancora io Tortona, ma verso la mia partenza"; a Pietro Paolo Volpe: "Hoggi, finalmente, per compiacervi, ho messo mano a rispondere alle oppositioni"; a Malatesta Porta: "A tempo ho letto hora il Dialogo di Vostra Signoria"; a Giulio Poiani: "Se Vostra Signoria intenderà, quando che sia, che io rispondo", dalla quale si scopre che fu proprio questi a far conoscere al Manfredi le critiche dell'Ingegneri; a Belisario Bulgarini: "Un'altra volta ho scritto di qua lungamente a Vostra Signoria"]: in queste risposte, Muzio dichiara che si "allargherà" molto arrivando a scrivere sull'arte di tutta la poesia drammatica [il riferimento è a un trattato di arte poetica inedito perché "respinto nel 1603 a Venezia sulle soglie della pubblicazione" ('Denarosi, op. cit., p. 260)]. Quindi spera da un lato che la sua fatica non sia vana, in quanto nella sua opera discuterà anche della pratica; dall'altro di poter far vedere questo suo lavoro al Patrizio, definito come "perfetto maestro". Infine, dichiara di inviargli un sonetto [non identificabile] per sua la 'Poetica' [Francesco Patrizi, 'Della poetica di Francesco Patrici [...]', 2 voll., Ferrara, Vittorio Baldini, 1586] e nel caso in cui ne avesse stampata un'altra parte "oltre alla prima et alla seconda deca" lo invita a inviargliela. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. [Per completezza, si noti che il Manfredi scrive un'altra lettera a Francesco Patrizi, datata 9 luglio 1593, e contenuta in 'Cento lettere scritte da Mutio Manfredi, il Fermo academico innominato [...] Novamente date in luce. Tutte in un soggetto [...]', Pavia, Viano, 1594, p. 41; da essa si desume che questi non rispose mai alla lettera qui analizzata; inoltre, si rintraccia un'incoerenza rispetto a quanto si legge in questa: qui il Manfredi scrive al suo destinatario di aver già composto la sua 'Semiramis Boscareccia', nell'altra lettera afferma di averlo avvisato circa la sua intenzione di volerla comporre].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=15828
Nomi
  • [Mittente] Manfredi, Muzio
  • [Destinatario] Patrizio (Patrizi), Francesco

Data indicizzazione: 11 giugno 2024