Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Manfredi, Muzio
Titolo
Lettera a prete sacerdote messere don Matteo dalla Porta
Data
Nansì [Nancy, Francia], 10 ottobre 1591
Descrizione
Muzio Manfredi scrive a don Matteo dalla Porta [non si trovano ulteriori informazioni sul personaggio] ricordando che [a Nancy in Francia, dove il Manfredi soggiornò dal dicembre 1590 dopo il trasferimento della sua signora, la duchessa Dorotea di Lorena] nel giorno di San Francesco [il 4 ottobre; il Manfredi scrive in merito a tale visita anche nelle lettera con incipit: "Messer Don Matteo dalla Porta è passato stamattina di qua", e: "Nell'istesso punto, che io ho saputo, che il Signor Duca"; dalla prima si scopre che la visita in questione fu breve in quanto Matteo dalla Porta aveva fretta] questi ricevette la sua boscareccia (Muzio Manfredi, 'La Semiramis boscareccia di Mutio Manfredi [...]', Bergamo, Ventura, 1593) al fine di consegnarla al [duca] di Mantova [Vincenzo I Gonzaga; a lui il Manfredi scrive sulla medesima questione nella lettera con incipit: "Prima di hora non ho avuto messo da fidarmi per mandar"]; don Matteo dalla Porta aveva promesso che al duca l'avrebbe presentata lui stesso in persona e che gli avrebbe riportato tutto ciò che il Manfredi gli aveva detto frettolosamente. Ora, gli invia quelle lettere [congetturalmente, quella già precedentemente citata inviata al duca di Mantova Vincenzo I Gonzaga; quella indirizzata alla moglie del duca, la duchessa Leonora de' Medici Gonzaga, con incipit: "Mando al Signor Duca Serenissimo un mio nuovo Poema boscareccio"; quella al marchese Carlo Gonzaga, gran maggiordomo della corte di Mantova: "Sapendo il Signor Duca Serenissimo che Vostra Signoria Illustrissima è affettionatissimo"; quella destinata alla marchesa Gnese d'Argotte Carretta, amante del duca: "A pena, a pena intesi alcuni mesi sono, delle nozze di Vostra Signoria"] che [a causa della fretta] non poté aspettare, affidandole alla contessa di Sala [Barbara Sanseverino d'Aragona; trattasi di un'altra corrispondente del Manfredi, nella lettera con incipit: "Chi creder potrebbe giamai, che una Dama come voi, nata Illustrissima"]. Quindi, il Manfredi gli chiede di fare in modo che possa avere la conferma della ricezione del libro dal [Duca di Mantova] e la risoluzione del suo negozio: o dentro o fuori [implicitamente, il Manfredi oltre alla richiesta di avere un giudizio sulla sua opera, sta cercando soprattutto di ottenere un invito a tornare a corte (Franco Tomasi, 'Muzio Manfredi e i Gonzaga attraverso le lettere', in 'I Gonzaga digitali. La cultura letteraria in età moderna', a cura di L. Morlino e D. Sogliani, Milano, Skira, 2016, pp. 45-68: 62). Per completezza, si tenga infatti presente che il Manfredi si trovò già presso una corte dei Gonzaga, quella di Ferrante II, ma solo fino al 1587, quando ne fu improvvisamente allontanato]; infine, gli chiede di scrivergli tutto quanto nei minimi dettagli. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. [Si noti che il Manfredi non ricevette mai risposta dal duca Vincenzo I Gonzaga circa la ricezione dell'opera, nonostante le numerose lettere inviate alla corte di Mantova. Tutto ciò comportò un susseguirsi di azioni e reazioni: il Manfredi risentito del comportamento di Vincenzo Gonzaga diede alle stampe la sua 'Semiramis Boscareccia' nel 1593 con dedica al duca di Parma Ranuccio I Farnese; nella lettera dedicatoria a lui destinata il Manfredi spiegò tutta la vicenda dell'opera, ipotizzando che il silenzio creato dal Duca di Mantova fosse per mera discrezione, onde evitare di dare un giudizio negativo sull'opera, che fosse o personale o influenzato dai letterati della sua corte; Vincenzo Gonzaga a sua volta si risentì di tutto ciò, e il Manfredi tornò a dimostrargli la sua devozione].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=15799
Nomi
  • [Mittente] Manfredi, Muzio
  • [Destinatario] dalla Porta, Matteo, messere don, prete sacerdote

Data indicizzazione: 11 giugno 2024