Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Manfredi, Muzio
Titolo
Lettera a in provincia di Prato] dei signori di Vernia [conte di Vernio Giovanni de' (dei) Bardi
Data
Nansì [Nancy, Francia], 1 settembre 1591
Descrizione
Muzio Manfredi scrive a Giovanni de' (dei) Bardi [conte di Vernio, in provincia di Prato] affermando di non ricordarsi se gli avesse mai detto di voler comporre una "favola boscareccia delle nozze di Semiramis con Mennone, le quali in villa successero" [Muzio Manfredi, 'La Semiramis boscareccia di Mutio Manfredi [...]', Bergamo, Ventura, 1593]: tuttavia, sia che glielo abbia riferito o meno, dal momento che questi parla talmente tanto bene della sua "tragedia contenente la morte della medesima Semiramis" (Muzio Manfredi, 'La Semiramis tragedia [...]', Bergamo, Ventura, 1593), ora lo avvisa di aver appunto composto la ['Semiramis] Boscareccia', la quale fu promessa al duca di Mantova [Vincenzo I Gonzaga], poiché gliela chiese "con tre lettere in otto giorni" [non identificabili]. Inoltre, lo avvisa di aver composto [il 'contrasto Amoroso] Pastorale', nel quale ci sono "dodici ninfe et un solo giovinetto pastore" [Muzio Manfredi, 'Il contrasto amoroso pastorale. Di Mutio Manfredi, il Fermo Academico Invaghito, &c. Alla illustriss. & eccellentissima Principessa di Molfetta dedicata', Venezia, Giacomo Anton. Somascho, 1602]; quest'opera deve essere recitata da dame, e in nessun'altra corte che in quella [di Firenze] si potrebbe rappresentarla meglio: per tale motivo, il Manfredi afferma che se sapesse di fare cosa gradita al granduca [di Toscana, Ferdinando I de' Medici], gliela invierebbe, sebbene l'ultima volta che fu a Firenze sia stato "molto poco favorito" da lui [secondo quanto si desume dalla lettera con incipit: "Da gli affari di Vostra Signoria e da' miei, tanto poco", siamo certi che il Manfredi si trovò a Firenze nel 1589 in occasione del matrimonio di Ferdinando I con Cristina di Lorena, nipote della duchessa Dorotea di Lorena, signora del Manfredi; tuttavia, dato il fatto che Muzio dice di non essere stato molto favorito dal granduca, forse il riferimento più congeniale è a quel negozio mal concluso di Ferdinando I, di cui il Manfredi parla nella lettera con incipit: "Confesso, che io errai a non fare riverenza all'Altezza Vostra", seppur di questo ignoriamo il periodo, e non abbiamo certezza che il Manfredi fosse a Firenze]. Infine, dichiara che sarà contento se il de' Bardi vorrà consegnare [a Ferdinando I] il "quinternetto di Rime" [non identificabile] dedicate [a quest'ultimo] e alla granduchessa [Cristina di Lorena]. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=15760
Nomi
  • [Mittente] Manfredi, Muzio
  • [Destinatario] de' (dei) Bardi, Giovanni, dei signori di Vernia [conte di Vernio, in provincia di Prato]

Data indicizzazione: 11 giugno 2024