Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Manfredi, Muzio
Titolo
Lettera a Gio. [Gian] Pietro Verda
Data
Nansì [Nancy, Francia], 22 luglio 1591
Descrizione
Muzio Manfredi scrive a Gio. [Gian] Pietro Verda [architetto di Lugano; servì la duchessa Dorotea di Lorena come suo maggiordomo (Gian Alfonso Oldelli, 'Dizionario storico-ragionato degli uomini illustri del Canton Ticino del padre lettore Gian-Alfonso Oldelli da Mendrisio [...]', Lugano, Francesco Veladini e Comp., 1807)] riportando il comando della [duchessa Dorotea di Lorena]: non appena ricevuta tale lettera, il Verda invii a Pavia a "madonna Costanza" [Allegri] i trentasei scudi, che il Manfredi avanza "fuor di tutti i conti" per la sua "putta" [figlia: Verticordia Manfredi, a cui scrive nella lettera con incipit: "L'altr'hieri hebbi la tua lettera, e mi fu cara, non tanto": precisando che non si hanno informazioni tali per un'identificazione certa, si può tuttavia supporre che Costanza Allegri sia la madre di Verticordia. Infatti, se si prende in esame la lettera con incipit: "Nel partirmi da Tortona, feci risolutione, di lasciare in Pavia", si apprende che il Manfredi quando dovette lasciare Tortona a causa della partenza per Nancy a causa del trasferimento della sua signora Dorotea di Lorena, decise di disporre la partenza verso Pavia di sua figlia Verticordia con la madre di lei. Nella lettera del Manfredi indirizzata proprio a Costanza Allegri, con incipit: "Per la vostra de gli otto, del passato, ricevuta a diece", si scopre che il Manfredi apprende la notizia della partenza da Tortona e dell'arrivo a Pavia di Verticordia insieme a Costanza Allegri; dunque, unendo le affermazioni del Manfredi nelle due lettere, risulta che Costanza Allegri possa essere la madre di Verticordia]. Infine, scrive che [Dorotea] ha affidato a lui questa lettera per la comodità derivante da "questo messo fidato" [colui che consegnerà tale lettera non è identificabile] e per il fatto che non si sia trovato "messer Gio. Giacomo Prevedis secretario di questa lingua, ch'egli non sa" [sul personaggio non si trovano ulteriori informazioni, tuttavia anche nella lettera con incipit: "Hoggi non è possibile, che io esca di casa; che verrei" si cita un "Prevedi secretario italiano". Il senso della affermazione dovrebbe essere che il messo fidato non conosce l'italiano, e non essendo a disposizione Giacomo Prevedis segretario in lingua italiana, il compito di scrivere la lettera è stato affidato al Manfredi]. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=15719
Nomi
  • [Mittente] Manfredi, Muzio
  • [Destinatario] Verda, Gio. [Gian] Pietro

Data indicizzazione: 11 giugno 2024