Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Manfredi, Muzio
Titolo
Lettera a conte Anniballe (Annibale) Manfredi
Data
Nansì [Nancy, Francia], 20 giugno 1591
Descrizione
Muzio Manfredi scrive al conte Anniballe (Annibale) Manfredi [letterato ferrarese e membro dell'Accademia degli Elevati conosciuto con il soprannome di "l'Amoroso" (Giovanni Guasco, 'Storia litteraria del principio, e progresso dell'Accademia di belle lettere in Reggio, compilata per Giovanni Guasco, storiografo dell'Accademia de' Muti della sopradetta città; con diverse composizioni latine, e toscane degli antichi oratori, poeti, ed accademici reggiani [...]', Reggio, per Ippolito Vedrotti, 1711, p. 193), parente di Muzio Manfredi. Si noti che Anniballe viene citato anche nella lettera con incipit: "Egli è gran tempo, che io non ho inteso di Vostra Signoria", dalla quale si può congetturare che trattasi forse del figlio del conte Lodovico Manfredi e di Ginevra Trotti Manfredi, tutti parenti di Muzio seppur ne ignoriamo il grado esatto; ancora più nello specifico, si può congetturare che sia fratello di quell'Alfonso Manfredi citato nella lettera indirizzata a Ginevra Trotti, con incipit: "In questo punto a punto da un servidore del Signor"] ricordando che quando questi gli inviò quel suo madrigale [non identificabile] che era "delle primizie" della sua musa, non solo l'aveva lodato ma gli aveva anche chiesto di inviargliene altri, contento del fatto che in una persona col suo stesso sangue cominciasse a insinuarsi il "moto [...] della gloria poetica"; tuttavia, non solo non ha ricevuto altri suoi versi, ma nemmeno sue lettere. In seguito, gli ricorda che a Ferrara [patria di Annibale Manfredi] è abitudine giurare sulla propria fede di gentiluomo, e molti di coloro che giurano dovrebbero vergognarsene; infatti, molti nascono nobili, ma per diventare gentiluomini bisogna far conto sulla propria virtù: dunque, lui che è nato nobile diventi anche gentiluomo. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore]. [Per completezza, si noti che il Manfredi torna sulla questione anche in un'altra lettera indirizzata sempre a Annibale Manfredi, contenuta in 'Cento lettere scritte da Mutio Manfredi, il Fermo academico innominato [...] Novamente date in luce. Tutte in un soggetto [...]', Pavia, Viano, 1594, p. 5].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=15687
Nomi
  • [Mittente] Manfredi, Muzio
  • [Destinatario] Manfredi, Anniballe (Annibale), conte

Data indicizzazione: 11 giugno 2024