Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Manfredi, Muzio
Titolo
Lettera a Girolamo Zoppio
Data
Nansì [Nancy, Francia], 19 maggio 1591
Descrizione
Muzio Manfredi scrive a Girolamo Zoppio [letterato bolognese] ricordandogli che quando questi a Bologna [il Manfredi soggiornò a Bologna nel 1575; oppure congetturalmente nel 1590 secondo quanto espresso dallo stesso nella lettera con incipit: "Fui a Bologna l'anno possato, e perché era caldo, pochi amici"; da essa risulta che quando vi si trovò faceva caldo, quindi era congetturalmente estate, ipotesi che trova conferma se si guarda alla lettera con incipit: "Fin da fanciullo mi dispiaceva la villa, e da huomo", nella quale dichiara esplicitamente di essersi trovato a Bologna durante l'estate dell'anno precedente rispetto a quando scrive, cioè nell'estate del 1590. Ancora più nello specifico, il Manfredi afferma di essersi trovato a Bologna nel luglio 1590, se si prende in considerazione un'altra lettera datata 13 luglio 1593, e contenuta in 'Cento lettere scritte da Mutio Manfredi, il Fermo academico innominato [...] Novamente date in luce. Tutte in un soggetto [...]', Pavia, Viano, 1594, p. 73] gli donò "tutti gli scritti suoi poetici stampati" [anche in un'altra lettera del Manfredi allo Zoppio, datata 13 luglio 1593, contenuta in: 'Cento lettere scritte da Mutio Manfredi, il Fermo academico innominato [...] Novamente date in luce. Tutte in un soggetto [...]', p. 61, si fa riferimento al dono di libri "dell'arte poetica", che saranno da identificare in: Girolamo Zoppio, 'La poetica sopra Dante di M. Hieronimo Zoppio', Bologna, Benacci, 1589. Essendo quest'opera stampata nel 1589, sembra confermato che il soggiorno bolognese a cui il Manfredi si riferisce è quello del 1590], gli disse che non avrebbe finito di leggerli prima di ricevere un'altra sua opera di materia simile; tuttavia, il Manfredi afferma di non aver ricevuto ancora nulla, seppur abbia già letto e riletto le opere in suo possesso. Inoltre, Zoppio non ha rispettato neppure la promessa di scrivergli qualche commento riguardo la sua tragedia (Muzio Manfredi, 'La Semiramis tragedia [...]', Bergamo, Ventura, 1593) [dalla lettera allo Zoppio del 1593, citata precedentemente, si desume che la tragedia del Manfredi fu fatta leggere allo Zoppio tramite una copia manoscritta data al cavaliere de' RossiNOME?]; al contrario Muzio gli scrisse molto dettagliatamente subito dopo aver letto la sua [Girolamo Zoppio, 'Athamante tragedia de gli Academici catenati. Al molto illust. et reverendis. monsig. Aragonia, vescovo, & prencipe d'Ascoli, governatore generale della Marca', Macerata, Martellini, 1579]; aggiunge infine che la tragedia dello Zoppio era già stampata [quindi non più modificabile], mentre la sua no [quindi, i commenti di Zoppio avrebbero potuto risultare utili per perfezionarla]. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=15655
Nomi
  • [Mittente] Manfredi, Muzio
  • [Destinatario] Zoppio, Girolamo

Data indicizzazione: 11 giugno 2024