Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Manfredi, Muzio
Titolo
Lettera a Lucantonio Tomasoni (Tomassoni)
Data
Nansì [Nancy, Francia], 16 maggio 1591
Descrizione
Muzio Manfredi scrive a Lucantonio Tomasoni (Tomassoni) [condottiero originario di Terni; fu forse il padre di quell'Alessandro Tomassoni, a cui il Manfredi scrive nella lettera con incipit: "In Parma io feci una impresa, dimandatami da Vostra Signoria"] affermando che l'amicizia è "una unione di due animi"; tuttavia, il loro rapporto a Parma [l'unico soggiorno del Manfredi a Parma di cui siamo al corrente è databile all'anno 1580] più che amicizia potrebbe chiamarsi "ministerio d'Amore" dal momento che i loro animi erano uniti nell'amare e onorare Corinzia [Bracceschi (Braceschi), musa ispiratrice del Manfredi durante il suo soggiorno a Parma (Lucia Denarosi, 'L'accademia degli Innominati di Parma: teorie letterarie e progetti di scrittura (1574-1608)', Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2003, p. 140), periodo nel quale fu membro dell'Accademia degli Innominati di Parma; alla Bracceschi fu interamente dedicata dal Manfredi la sua raccolta di rime 'Sogno amoroso di Mutio Manfredi il Fermo Academico innominato, inuaghito, & olimpico. Al sereniss. duca di Mantova, e di Monferrato, & c. dedicato [...]', Milano, Pacifico Pontio, 1596; ma anche altre composizioni in altre opere, come 'Cento donne cantate da Mutio Manfredi il Fermo Academico Innominato di Parma. Al serenissimo principe di Mantova', Parma, Erasmo Viotti, 1580; e ancora 'Madrigali di Mutio Manfredi il Fermo Academico Olimpico &c. Sopra molti soggetti stravaganti composti, né men di tre, né più di cinquanta sono per ciascun soggetto [...]', Venezia, Meglietti, 1605; e 'Cento madrigali di Mutio Manfredi, il Fermo Academico Innominato, Invaghito, e di Ferrara [...] Con gli argomenti del medesimo a ciascun madrigale, per esser tutti di straordinari soggetti', Mantova, Francesco Osanna, 1587]: la loro unione era salda grazie alla bellezza di Corinzia, al punto che non riuscivano a stare un'ora soltanto senza lodarla e ammirarla. Tuttavia, ora che entrambi si sono allontanati da lei, se il Manfredi ha continuato a onorarla, il Tomasoni no; per tal motivo, Muzio chiede al suo destinatario di cedere a lui la "gloria del vero amante" e di attendere altro per sé stesso. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=15652
Nomi
  • [Mittente] Manfredi, Muzio
  • [Destinatario] Tomasoni (Tomassoni), Lucantonio

Data indicizzazione: 11 giugno 2024