Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Manfredi, Muzio
Titolo
Lettera a stampatore messere Agostino dalla Noce
Data
Nansì [Nancy, Francia], 29 gennaio 1591
Descrizione
Muzio Manfredi scrive ad Agostino dalla Noce, stampatore [di Vicenza, attivo dal 1585 al 1590 in rapporti stretti con l'Accademia Olimpica (Angelo Colla, 'Tipografi, editori e librai', in 'Storia di Vicenza. L'età della Repubblica veneta, 1404-1797', 4 voll., a cura di F. Barbieri e P. Preto, Vicenza, Neri Pozza, 1989-1990, III/2, pp. 109-162: 127)] chiedendogli se a Venezia si siano concluse quelle stampe, già cominciate da tempo, delle opere di monsignore di Guastalla [Bernardino Baldi, abate di Guastalla dal 1585 al 1609], una delle quali stampata direttamente da lui [per capire quali siano le opere a cui si fa riferimento, ci viene in aiuto un'altra lettera del Manfredi inviata direttamente a Bernardino Baldi, con incipit: "Né à Vicenza, né à Tortona, né dove sono hora", in cui si fa riferimento sia a quell'opera stampata da Agostino dalla Noce, la 'Corona dell'anno' (Bernardino Baldi, 'La corona dell'anno [...]', Vicenza, Agostino dalla Noce, 1589), stampata però a Vicenza e non a Venezia come indicato nella lettera qui analizzata; sia ad altre due opere: le 'Egloghe miste' e la 'Favola di Leandro di Museo', entrambe pubblicate in: Bernardino Baldi, 'Versi e prose di monsignor Bernardino Baldi da Vrbino abbate di Guastalla [...]', Venezia, Francesco de' Franceschi senese, 1590]; infatti, il Manfredi si dice impaziente di vedere tali opere, che avrebbero dovute essergli inviate da colui che aveva tale compito [ossia Pompilio Basso, tramite un suo cugino non identificabile di ritorno da Venezia, dove le opere gli sarebbero dovute essere consegnate da Agostino Michele [letterato veneziano e curatore delle lettere di Battista Guarini]; più precisamente, sulla questione del mancato invio delle opere al Manfredi si vedano in ordine la lettera con incipit: "Il vostro cugino, che andò a Venetia, e promise di portarmi" indirizzata a Pompilio Basso; la lettera con incipit: "Quanto più penso al torto, che Vostra Signoria mi ha fatto" indirizzata a Agostino Michele; la lettera già precedentemente menzionata indirizzata direttamente al Baldi, e un'altra indirizzata sempre a quest'ultimo contenuta in: Muzio Manfredi, 'Cento lettere scritte da Mutio Manfredi, il Fermo academico innominato [...] Novamente date in luce. Tutte in un soggetto [...]', Pavia, Viano, 1594, p. 16; e la lettera con incipit: "Hora, che io sono adirato col Signor Agostino Michele, per non havermi", indirizzata a Giacopo Antonio Dolce in merito a un possibile dispetto contro il Michele]. In seguito, Muzio chiede al dalla Noce se è vero che nell'Accademia [Olimpica di Vicenza, a cui il Manfredi si aggregò nel 1587 circa] siano entrati venti o venticinque nuovi accademici, come gli è stato "oscuramente" scritto [non si sa da chi], e se così fosse chiede chi siano costoro. Infine, specifica al suo destinatario che per ora a causa della fretta ha scritto solo a lui, chiedendogli così di non dire nulla [probabilmente riferendosi ad altri membri dell'Accademia Olimpica]. [Si consideri che le lettere del Manfredi sono datate in modo fittizio, tali da poter essere disposte in modo consecutivo nel corso dell'anno 1591, e che i possibili riferimenti temporali ivi presenti potrebbero essere stati manipolati con accurata attenzione per far coincidere i tempi. In questa lettera, nello specifico, non ci sono elementi su cui poter ragionare circa una possibile datazione diversa da quella scritta dall'autore].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=15545
Nomi
  • [Mittente] Manfredi, Muzio
  • [Destinatario] dalla Noce, Agostino, messere, stampatore

Data indicizzazione: 11 giugno 2024