Scheda risorsa
- Sito web
- Archilet
- Tipo risorsa
- Lettera
- Autore
- Grillo, Angelo
- Titolo
- Lettera a Torquato Tasso
- Data
- Brescia, [novembre 1584]
- Descrizione
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Angelo Grillo informa Torquato Tasso di aver inviato i versi tassiani [‘Italia mia che l’Appennin disgiunge’] al principe di Mantova [Vincenzo Gonzaga], che certo li "gradirà oltre modo" e vi riconoscerà un compimento alla gioia delle [già da qualche tempo avvenute] sue nozze [con Eleonora de Medici, celebrate il 29 aprile 1584]. Loda la perfezione dei versi tassiani, precisando di averli accompagnati con una breve sua lettera, della quale gli invia copia, non per introdurli ma per presentarsi lui stesso al [Gonzaga]. Aggiunge di aver ricevuto, due giorni prima, "da un cotal Sozzone, che disse esser parente di messer Graziano, la risposta contra l'oppositor del sonetto". In questa disputa vede la superiorità dell’amico, pari a quella di Achille su Troilo. Riconosce la solita modestia del Tasso nel confrontarsi coi suoi detrattori. Conclude lodando l’amico, per il quale asserisce che solo chi l’onora conosce la forza della virtù e solo chi l'ama conosce la virtù dell’amore. [La lettera compare in stampa a partire da Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1602; dandone l'edizione, la datava al novembre 1584 già Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, II, Torino, Loescher, 1895, pp. 207-208, n. 186 (che, a proposito del personaggio sopracitato, legge "Sorzone"); cfr. anche con Elio Durante - Anna Martellotti, ‘Don Angelo Grillo O.S.B. alias Livio Celiano poeta per musica del secolo decimosesto’, Firenze, Spes, 1989, p. 117]. [Argomento, soprascritto alla lettera da Pietro Petracci: "Dice aver mandati i suoi componimenti al Signor Principe, e passa alla risposta, che s'era fatta all'oppositore d'un suo Sonetto."].
- URL
- http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=13721
- Nomi
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- [Mittente] Grillo, Angelo
- [Destinatario] Tasso, Torquato
Data indicizzazione: 11 giugno 2024