Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Tesauro, Emanuele
Titolo
Lettera a Filippo San Martino d’Agliè
Data
Torino, 15 novembre 1656
Descrizione
Emanuele Tesauro scrive a Filippo San Martino d’Agliè lamentando alcune ingiustizie fiscali riguardanti i privilegi ottenuti “di mano di Madama Reale” [Cristina di Francia]: l’immunità sacerdotale riguardo le rendite della Cascina del Borgo, sottoposta alla giurisdizione di Fossano, e una rendita annua di 1500 lire per la perdita dei diritti sul feudo di Salmour [di eredità paterna], in quanto sacerdote secolare. Riguardo il primo privilegio, la città di Fossano seguita a presentare bollette da pagare per la suddetta Cascina (che è stata per di più rovinata “con opere di fatto”), non soddisfatta di aver già goduto per cinque anni di altra cascina posseduta da Tesauro. Riguardo il secondo privilegio, Tesauro si trova in difficoltà di godere della pensione, perché il cognato “signor conte Gabaleone” [marito di Angelica Tesauro, figlia del fratello primogenito di Emanuele, Filiberto, erede universale dei beni paterni; cfr. l’annotazione della Doglio all’edizione segnalata nel campo Fonte], nonostante un accordo per la rinuncia dei possedimenti, “pretende di far[glie]la litigare”, avanzando la rivendicazione che la rendita sia legata ai diritti sul feudo. Tesauro si trova così impossibilitato a ritirarsi e a “viver quieto questi pochi giorni” che gli rimangono, perché sta per perdere l’unica entrata finanziaria che gli era rimasta, “una pensione di duecento ducatoni sopra l’abadia di San Balengno” [“San Benigno di Fruttuaria in Canavese”, nota della Doglio], in quanto il principe Eugenio [di Savoia-Soissons, che era stato allievo di Tesauro] vuole rinunciarvi. Prega dunque l’Agliè che faccia presente queste difficoltà a Madama Reale, affinché prenda provvedimenti.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=13368
Nomi
  • [Mittente] Tesauro, Emanuele
  • [Destinatario] San Martino d’Agliè, Filippo

Data indicizzazione: 11 giugno 2024