Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
[non identificato]
Titolo
Lettera a [non identificato]
Data
[s. l.], [marzo 1548]
Descrizione
Viene riportato un elenco dei casi di eresia che dovranno essere gestiti dal "noncio di Vinezia" [Giovanni Della Casa, nunzio apostolico a Venezia]. In tutte le altre circostanze non elencate, sarà il "vicario di Verona" [Luigi Lippomano] a concedere l'assoluzione. [Secondo Lorenzo Campana si tratta della copia di un parere chiesto dal cardinale Alessandro Farnese a un esperto (vedi Lorenzo Campana, Monsignor Giovanni Della Casa e i suoi tempi, "Studi storici", XVI, 1907, pp. 512-513). L'informazione è recepita in forma dubitativa anche da Monica Marchi (Giovanni Della Casa, Corrispondenza con i legati al Concilio di Trento, edizione e commento a cura di Monica Marchi, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2020, p. 265). Il documento si inserisce nella disputa sorta tra Della Casa e Lippomano riguardo appunto all'assoluzione dei casi di eresia, per cui vedi la lettera del 5 marzo di Marcello Cervini degli Spannocchi, futuro papa Marcello II, a Della Casa, in cui il cardinale si faceva portavoce del malcontento di Lippomano: "Risposi a quanto Vostra Signoria Reverenda mi scrisse sopra il male" e le successive due lettere del 14 marzo, "Messer Astorre dalla Volta per quello che noi siamo avisati era malato", e del 19 marzo, "Per la lettera di Vostra Reverenda d'i 14 ho intesa la modificatione". Di conseguenza anche il presente documento sarà databile al marzo 1548. La missiva si conserva in Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 14830, ovvero nel codice che conserva la corrispondenza intercorsa principalmente tra i legati al Concilio di Trento e Della Casa, quindi si può dedurre che la copia sia stata inviata al nunzio. Sarebbe forse più economico supporre che il destinatario della lettera originale fosse Marcello Cervini, il quale si occupò della gestione della controversia e credo non si possa escludere che il mittente sia lo stesso vescovo di Verona. In tal caso potrebbe essere stata inviata da Cervini a Della Casa con la menzionata lettera del 5 marzo 1548 (vedi Irene Tani, Nuove riflessioni sul codice Vat. lat. 14830, in c.s.)].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=13350

Data indicizzazione: 11 giugno 2024