Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Borsieri, Girolamo
Titolo
Lettera a Orazio Serono
Data
Como, [s. d.]
Descrizione
Borsieri manifesta dubbi dovuti alla sua inesperienza ed esprime la propria teoria sull'essenza dell'impresa. In accordo con il pensiero di Serono crede esista una relazione tra il concetto di figura e quello di figurato, l'uno naturale, l'altro artificiale, in un rapporto di proporzione dovuto al fautore dell'impresa. Questa proporzione, definita da alcuni "astratto metafisico", da altri "consiglio dell'intelletto o della mente", secondo il Borsieri è ciò che stabilisce l'essenza dell'impresa mentre il motto può essere presente o meno, chiarendo l'identità dell'artefice. Il comasco fa riferimento ad un'impresa commissionatagli ed evidenzia il proprio disaccordo con il giudizio positivo espresso dal corrispondente che si concede ben pochi dubbi in merito. Borsieri è consapevole che gli si potrebbe controbattere di non aver considerato il valore di strumento, di stimolo atto a compiere ciò che ci si era ripromesso di fare, assolto dall'impresa tra i moderni ma Borsieri ritiene che proprio l'etimologia "imprendere", da cui il termine deriva, apra la possibilità di "prendersi a fare" qualunque cosa quindi anche un'impresa invisibile. Borsieri informa l'interlocutore di non aver piacere per questa commissione, tanto bella quanto ardua, e invita Serono a trovare le motivazioni nelle due risposte inviate al Rezzani [Girolamo] che chiariscono la sua posizione rispetto a tale negoziato. L'aggettivo ostinato, con cui Serone è solito apostrofarlo, cadrà secondo Borsieri, nel momento in cui l'opinione dell'interlocutore si rivelerà verosimile se non vera, come vero è il definire imprese il rovescio delle medaglie. Il congedo insiste sull'aspettativa di ricevere una risposta per confrontarsi con altre opinioni. Borsieri affronta argomenti relativi alla teoria delle imprese: quale sia la vera essenza dell'impresa, in cosa si distingua dalla similitudine e se sia necessario o meno il motto. Aggiunge di non gradire "concetti occulti" nelle imprese, in polemica con alcuni moderni. Allude brevemente anche alla sua propria impresa, recante il concetto che egli sarà "mirabile nelle travaglie"; di essa ha discusso anche con [Girolamo] Rezzani, amico comune.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=12480
Nomi
  • [Mittente] Borsieri, Girolamo
  • [Destinatario] Serono, Orazio

Data indicizzazione: 11 giugno 2024