Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Mascardi, Agostino
Titolo
Lettera a conte Camillo Molza
Data
Parma, gennaio 1617
Descrizione
Il Conte vuole che Mascardi si senta libero di chiedergli qualsiasi cosa come favore e che non sia timido nel farlo. Data questa disponibilità, si sente meno in colpa a dovergli chiedere un favore, poiché in sostanza sta ubbidendo ad un ordine del Conte. Dice che Giuliano Cassiani gli ha risposto, ma il prezzo risulta essere più alto delle sue possibilità economiche. Il prezzo è di 12 lire a foglio se si stampano cinquecento fogli. Ha imparato per esperienza che il Viotti [Anteo Viotti, stampatore di Parma] non è una persona irragionevole, come si dice. Giuliano Cassiani dice di essere amico di Mascardi, e lui gli crede poiché prova lo stesso sentimento d'amicizia, ma l'esosità dimostrata nel fissare il prezzo della stampa gli dispiace. Chiede al Conte se possa intercedere per fare in modo di abbassare il prezzo, oppure se almeno a quel prezzo possa impiegare la carta e i caratteri già usati per la precedente orazione [orazione funebre per Bibiana von Pernstein, morta nel febbraio del 1616 'Delle lodi della illustrissima et eccellentis.ma sig.ra Bibiana Pernestana Gonzaga principessa di Castiglione. Oratione del P. Agostino Mascardi della Compagnia di Giesù recitata sopra 'l corpo nell'essequie celebrate il mese di marzo 1616', Modena, 1616; cfr. lettera del 14-06-1616 "Poiché veggo che la mia orazione tarda assai"] e approntare la stampa [della nuova orazione per Francesco Gonzaga, morto il 23 ottobre 1616] il più velocemente possibile. Vorrebbe inoltre che quaranta copie fossero rilegate con cartoncino semplice e dieci rilegate in pergamena, per regalarle agli amici. Crede che sarà sufficiente l'autorità del Conte, senza che egli abbia bisogno di contrattare con lo stampatore per mezzo di lettere. Chiede solo questo favore al Conte: quanto al pagamento del Cassiani, provvederà infatti tramite un'altra persona. Quando sarà il momento scriverà al Padre [non identificato] che insegna la retorica, in modo che paghi quanto deve. Tramite lo stesso Padre il Conte o il Cassiani riceveranno l'intaglio in rame da usare per stampare l'impresa [sorta di stemma recante la citazione di un verso di un'opera o di un'epigrafe che risulti rappresentativa del personaggio o della sua partecipazione ad un'Accademia] nella prima pagina dell'orazione, già inviata qualche giorno prima. Si raccomanda che venga fatta una revisione accurata del testo, una correzione dell'ortografia, senza alterare i termini. Non vuole infatti ritrovarsi con termini che non conosce e che gli altri considerano eleganti. Fa presente Conte di quanto sia stato ubbidiente nel chiedergli questo grande favore, come egli aveva comandato. Tutto ciò dimostra quanto sia obbligato nel servire il Conte, qualunque cosa chieda. Si augura che il Signore Dio preservi la persona del Conte e lo saluta baciandogli le mani. [I contenuti collocano la lettera nei primissimi giorni di gennaio del 1617].
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=12365
Nomi
  • [Mittente] Mascardi, Agostino
  • [Destinatario] Molza, Camillo, conte

Data indicizzazione: 11 giugno 2024