Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Mascardi, Agostino
Titolo
Lettera a conte Camillo Molza
Data
Parma, 12 gennaio 1616
Descrizione
Si rallegra che il Molza ricordi con gioia le visite che il Mascardi gli ha fatto mentre era infermo. Si dispiace però di non aver potuto servire il Conte quanto avrebbe voluto [visto che è dovuto partire]. Cita una frase di Cornelio Tacito ['De vita et moribus Iulii Agricolae', XLII] il quale asserisce che è tipico dell'uomo odiare la persona cui si è fatto del male, ma al contrario, parafrasando Lucio Anneo Seneca ['De beneficiis'], Mascardi sostiene che è altrettanto tipico del genere umano amare la persona cui si è fatto del bene, ed è questo il caso del Conte nei riguardi di Mascardi. Gli ricorda di non essere così restìo nel dargli degli ordini, poiché per lui obbedire non è altro che un piacere, un modo per dimostrargli concretamente il senso di devozione e di gratitudine che prova. Il Padre N. [il personaggio non viene nominato] è cortese, e tanto più con persone del rango di Molza: sicché dovrà accogliere le sue cortesie come segno del proprio merito. Egli non è stato buon maestro "nell'arte del ben sapere", ma almeno è compagno del Mascardi nell'arte di bene amare, poiché è devoto al conte Molza stesso cui anche Mascardi è vicino. Si dichiara inoltre molto contento per la salute recuperata del Conte, giustificando la mancanza di lettere per quel periodo con la volontà di non disturbarlo durante la guarigione. Avrebbe voluto poter essere a Modena per le festività del Natale. Lo prega di continuare ad averlo caro e lo saluta.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=12358
Nomi
  • [Mittente] Mascardi, Agostino
  • [Destinatario] Molza, Camillo, conte

Data indicizzazione: 11 giugno 2024