Scheda 1 di 53

Erika Amorino
Sapienza Università di Roma
erika.amorino@uniroma1.it

Titolo della ricerca
La corrispondenza in versi nella Napoli aragonese (1443-1503)
Inizio attività di ricerca
novembre 2019
Abstract

Il lavoro propone nuove prospettive di ricerca sulla poesia latina e volgare fiorita nel Mezzogiorno d’Italia durante il Rinascimento mediante la specola privilegiata della corrispondenza in versi. Muovendo dal censimento delle raccolte poetiche degli autori attivi in quel contesto storico e geografico, la tesi è giunta alla definizione di un corpus di testi di corrispondenza e al commento di quelli più significativi non solo in rapporto al genere, ma anche per l’inquadramento delle posizioni assunte dai letterati rispetto ai mutamenti socioculturali che interessarono la penisola tra Quattro e Cinquecento. Infatti, l’arco cronologico preso in esame (1443-1503), conferisce organicità allo studio e permette di ravvisare una continuità temporale scandita da importanti tappe intermedie, che vedono prima l’ascesa e quindi il definitivo tracollo della dinastia aragonese – maggior polo di attrazione dell’Italia meridionale –, nonché dei letterati a suo servizio. Altrettanto considerevole è stata, dal punto di vista metodologico, la risoluzione di altre criticità emerse nell’attraversamento del corpus: in primo luogo si è discussa la possibilità di inserire questo tipo di poesia, occasionale e rivolta a un destinatario, all’interno della categoria del ‘genere’, da sempre delimitata da criteri sfuggenti; d’altra parte, un risultato importantissimo ha riguardato le acquisizioni filologiche e documentarie in relazione allo stato dell’arte sui testi e gli autori censiti, i quali, mancando quasi sempre di edizioni moderne o affidabili, giacciono nell’ombra inediti.

Tipo di lavoro
studio critico; monografia
Bibliografia personale inerente la ricerca
  1. E. Amorino, La metafora nautica nel canzoniere di Giuliano Perleoni, in «Studi (e testi) italiani», 44-45, 2020, pp. 57-78.
  2. E. Amorino, La polemica in versi tra Valla e Panormita, in «Filologia e critica», 46, 2021, pp. 285-308.