Scheda 13 di 53

Angelo Chiarelli
Università della Calabria
angelo.chiarelli@unical.it

Titolo della ricerca
«Chi abbia conseguito maggior grado di onore nell’epica poesia, o Lodovico Ariosto o vero Torquato Tasso». Per una nuova edizione del Carrafa o vero della epica poesia di Camillo Pellegrino.
Inizio attività di ricerca
dicembre 2022
Fine prevista attività di ricerca
novembre 2023
Abstract

Il progetto di una nuova edizione commentata del Carrafa o vero della epica poesia di Camillo Pellegrino è parte fondante dell’assegno di ricerca “Tra Ariosto e Tasso. Il poema epico nella ricezione dei teorici meridionali” (responsabile scientifico prof.ssa Chiara Cassiani, con sede presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria) di cui sono titolare. Il dialogo, ambientato nella Rocca di Mondragone, riproduce lo scambio dialettico tra Luigi Carafa, principe di Stigliano, e Giovan Battista Attendolo intenti a definire chi fra Ariosto e Tasso «abbia conseguito maggior grado di onore nell’epica poesia». L’esigenza di una nuova edizione commentata – l’ultima edizione a stampa moderna dell’opera è C. Pellegrino, Il Carrafa o vero della epica poesia, in Trattati di poetica e retorica del Cinquecento, a cura di B. Weinberg, III, Bari 1972, pp. 307-344 – è dettata dalla volontà di corredare il testo non solo di note esplicative, ma soprattutto di note critico-esegetiche atte a chiarire il legame tra il Carrafa e la precedente (e coeva) riflessione sul genere epico moderno: Il Carrafa costituisce, infatti, lo «snodo diacronico» (F. Sberlati, Il genere e la disputa, Roma, Bulzoni, 2001, p. 237) nel confronto tra Furioso e Liberata da momento che concorre ad accordare nei termini di una ben precisa polarizzazione il sistema della narrazione ariostesca e quello tassiano. Il testo sarà corredato anche da una ricca introduzione dedicata alla riflessione sull’epos condotta da Pellegrino sulla traccia di quella nutrita costellazione di testi poetici e retorici relativi al dibattito critico sul genere epico e cavalleresco. L’introduzione si gioverà dei materiali manoscritti di Pellegrino, utili ai fini di una ricostruzione storico-critica della questione, conservati in due manoscritti della Biblioteca nazionale di Napoli (XIII.D.18 e XIV.D.2) e in due codici della Biblioteca del Museo campano di Capua (bb. 338, 436): i codici non forniscono nessun contributo alla tradizione testuale del dialogo – non è, infatti, conservata nessuna redazione manoscritta del Carrafa, a differenza del Concetto poetico tràdito dal ms. XIV.D.2, cc. 64-89 (Biblioteca nazionale di Napoli) su cui si fonda una recente edizione (C. Pellegrino, Del concetto poetico, a cura di B. De Luca, Roma, Salerno, 2019) – ma rivelano non poche informazioni utili nella ricostruzione del rapporto tra Pellegrino e i maggiori letterati della sua epoca. Il testo della nuova edizione del Carrafa si fonderà su quello della princeps (Il Carrafa o vero Della epica poesia. Dialogo, In Firenze, nella stamperia del [Bartolomeo] Sermartelli, 1584), sottoposto a un processo di cauto ammodernamento: si distinguerà u da v; si scioglieranno tacitamente abbreviazioni, titulus e note tironiane; si provvederà a risolvere, senza alcuna segnalazione, le occasionali irregolarità nella spaziatura.

Tipo di lavoro
edizione commentata