Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Sansovino, Francesco
Titolo
Lettera a Lodovico Dolce
Data
[s. l.], [s. d.]
Descrizione
Francesco Sansovino scrive a Lodovico Dolce. Si chiede perché la gelosia colpisca più gli italiani dei barbari; si crede che la gelosia sia una forma di difesa ma in realtà non lo è, perché “chiudendo ella gli occhi dell’intelletto” cambia le persone, facendo loro commettere atti indegni anche delle bestie. Ha quindi il dubbio se gli italiani provino più amore dei francesi e degli spagnoli; oltretutto non conosce uomo che amando non provi paura che gli venga sottratta la persona amata: ed è questa la gelosia. È sicuramente segno di infinita passione, ed è la certezza, per le donne, di essere amate; ma sono infelici e miseri i soggetti che vivono provando gelosia, perché sempre provano fastidio e timore di ogni cosa, e sempre guardano “quella cosa che difficilmente guarderebbe Argo” [il gigante dai cento occhi della mitologia greca: si intende, guardano minuzie che nemmeno qualcuno con cento occhi riuscirebbe a notare]. Questa esagerata passione porta danno agli uomini, perché diffidenti portano le donne a comportarsi come loro sospettano, diventando quindi la causa del loro male. Per questo motivo Catella non poteva lamentarsi di essere stata ingannata da Ricciardo [protagonisti di Boccaccio, ‘Decameron’, III 6], perché, secondo Sansovino, voleva essere ingannata, diventando causa del suo male; quando poi ella prova sulla sua pelle quanto siano più dolci i baci dell’amante che del marito, fa pace con Ricciardo: il piacere del bacio lo ha trasformato alla sua vista in un oggetto desiderabile. E anche se avesse pensato di lui in questa maniera da prima, ora non poteva tornare indietro dopo il bacio; Sansovino continua a sostenere che ella volesse essere ingannata: non solo ha trovato un’amante quel giorno ma lo ha mantenuto, ringraziando la sua gelosia che l’ha portata a farsi ingannare. La gelosia è forse, per Sansovino, una delle passioni più amare, chiede quindi a Dolce di evitarla; lo potrà fare non amando e immergendosi negli studi, e se proprio dovrà amare e non potrà sfuggirle, che usi prudenza e si ricordi che ogni animo perfetto può tollerarne uno imperfetto.
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=12171
Nomi
  • [Mittente] Sansovino, Francesco
  • [Destinatario] Dolce, Lodovico

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021