Scheda risorsa
Sito web
Archilet
Tipo risorsa
Lettera
Autore
Loredan, Giovan Francesco
Titolo
Lettera a Alessandro Giudici
Data
Venezia, [s. d.]
Descrizione
Il mittente esprimerà il proprio parere sul "Sonetto" di Alessandro Giudici, e lo farà "con tutta libertà", anche a costo di provocare nell'autore qualche dispiacere e di risultare irriguardoso. Il componimento è "bello assai", ma le "Rime" hanno qualche difetto: il Loredan ha trovato la prima quartina priva "di quelle forme Poetiche, e di quella soave armonia, che ha reso ammirabile un Marino, ed inimitabile un Preti" [Giovan Battista Marino, Girolamo Preti]. Se i primi due versi, "Toccai con rozza man plettro sonoro,/ Piansi, e cantai con vari sensi Amore", sono passabili, i successivi mancano tanto di "furor Poetico" quanto di "naturalezza" e risultano, per la verità, prosaici: "Non già per conseguir grido d'horore/ Né per tessere al Crine eterno alloro". Applicando "la lima" ai suoi versi e componendo ogni giorno, il destinatario riuscirà ad addolcire la sua vena poetica; il Giudici non ne dubiti e consideri che "l'ultimo Sonetto si pone per ordinario nel principio".
URL
http://www.archilet.it/Lettera.aspx?IdLettera=11952
Nomi
  • [Mittente] Loredan, Giovan Francesco
  • [Destinatario] Giudici, Alessandro

Data indicizzazione: 09 ottobre 2021